Vado Ligure. Un dramma terribile, che si è ripetuto per la seconda volta nella stessa famiglia. La 18enne che questa mattina, qualche minuto prima delle 7, si è data fuoco in piazzale San Lorenzo a Vado Ligure (clicca qui per l’articolo) ha infatti emulato il padre che, 5 anni fa, si tolse la vita compiendo lo stesso gesto nello stesso luogo.
La giovane si è cosparsa di liquido infiammabile e si è data fuoco. L’intervento immediato di vigili del fuoco e sanitari le ha salvato la vita, ma ha riportato gravi ustioni sull’80% del corpo. E’ stata portata prima al Santa Corona, poi trasferita al San Martino e infine al Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino: è in coma e la sua prognosi è riservata (avrebbe ustioni sull’80 % del corpo).
La ragazza non avrebbe motivato in alcun modo il suo gesto: secondo le prima informazioni, infatti, i carabinieri non avrebbero trovato nessun biglietto o messaggio lasciato dalla giovane. Per il momento, quindi, non è stata avanzata nessuna ipotesi concreta sui motivi che possano averla spinta a tentare di togliersi la vita.
Il padre, invece, con lo stesso gesto perse la vita nel 2013, a 47 anni. E anche lui scelse per farla finita il piazzale dei camionisti di porto Vado. All’origine di quel dramma c’erano gravi motivi di salute, ma anche preoccupazioni economiche: il 26 febbraio 2013, subito dopo l’exploit elettorale del MoVimento 5 Stelle, l’artigiano si era presentato con la sua Ape a casa di Beppe Grillo, nel quartiere di Sant’Ilario a Genova, e davanti alle telecamere di tutta Italia aveva suonato il campanello per chiedere aiuto al comico.
Dopo la tragedia il Comune di Savona, nella persona dell’allora assessore ai servizi sociali Isabella Sorgini, si era assunto l’impegno di provvedere alla famiglia dell’artigiano. Il dramma che ha colpito le figlie, però, evidentemente è stato troppo grande e questa mattina una delle due ha deciso di tentare di togliersi la vita nello stesso, terribile, modo.