Ricordo

Vado Ligure, settimana dedicata alle celebrazioni a ricordo dei partigiani caduti nei rastrellamenti del novembre 1944

Calendario fitto di iniziative promosse dalle sezioni Anpi del vadese e dal Comune di Vado Ligure

Rastrellamenti nazifascisti Vado

Vado Ligure. La settimina che si apre vede un calendario fitto di iniziative promosse dalle sezioni Anpi del vadese e dal Comune di Vado Ligure, per ricordare i terribili rastrellamenti che i nazifascisti attuarono nel Comune di Vado Ligure.

Rastrellamenti nazifascisti Vado

Ma non solo perché la tragedia, come ben definito dagli storici, comprese tutto il nord Italia che era sotto occupazione tra il novembre 1944 sino a metà febbraio 1945, quando le formazioni partigiane decisero di continuare la lotta partigiani e di  ignorare l’ordine del Generale Alexander proclamato il 13 novembre 1944 come comandante delle forze alleate nel Mediterraneo che recitava così di “cessare le operazioni organizzate su vasta scala”, pur specificando che era necessario “conservare le munizioni e i materiali” e “approfittare però ugualmente delle occasioni favorevoli per attaccare i tedeschi e i fascisti” oltre che “continuare nella raccolta delle notizie di carattere militare concernenti il nemico”.

Il Cln alta Italia ordinò a tutte le formazioni partigiane di non abbandonare le posizioni, altrimenti il nemico avrebbe riconquistato terreno. Ricordando i martiri dei rastrellamenti, non si può non citare le donne, i sacerdoti, gli ex militari che dopo 8 settembre non aderirono alla Rsi, ma sopratutto un fondamentale contributo lo diedero i lavoratori delle grandi industrie, che il 1 marzo 1944 con lo sciopero generale, pagarono con il carcere, la violenza fascista e nazista e di seguito la deportazione quella scelta di non resistere e di combattere per la libertà e il futuro di pace degli ultimi 70 anni.

Per l’intera comunità che a distanza di più di 70 anni non vuole dimenticare i combattenti partigiani che persero la vita durante quei lunghissimi mesi di duri combattimenti contro l’occupante nazista e fascista, proprio alle Rocce Bianche vennero annientate sei intere brigate partigiane e nella frazione valle di vado  morirono  i partigiani Giulio Bertola e Pietro Sacco.

Mercoledì 28 novembre, alle 17,30 vi sarà la tradizionale fiaccolata alle Rocce Bianche. Giovedì 29 novembre, i ragazzi delle scuole elementari della valle di vado incontreranno le Sezioni Anpi.

Sabato 1 dicembre, alle 10, presso il Sacrario Partigiano presso il cimitero di Bossarino verranno  ricordati alla presenza delle massime autorità della Provincia i martiri della Lotta di Liberazione (rinviata per maltempo lo scorso 1 novembre).

Domenica 2 dicembre, alle 8,30, vi sarà la messa in ricordo del suffragio dei caduti. Al termine il corteo si recherà al cippo dei partigiani Sacco e Bertola dove vi sarà il saluto della Sezione Anpi della Valle di Vado e con l’orazione ufficiale di Innocente Civelli. Alle 11,15 l’amministrazione comunale inaugurerà la nuova passerella dedicata alle “Staffette Partigiane”. Successivamente nei locali della Società Mutuo Soccorso della Valle di Vado vi saranno i saluti del Presidente della SMS dei due Presidenti delle Sezioni Anpi vadesi e l’intervento del sindaco Monica Giuliano. Alle 13 seguirà il pranzo partigiano.

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