Albenga. “Prenoti un’ecografia e ti viene dato un appuntamento nel 2020. Non è uno scherzo, avete capito bene: 2020”. Inizia così lo sfogo via Facebook dei Fieui di Caruggi di Albenga che, da anni, oltre a portare personalità illustri del panorama internazionale ad Albenga, si battono anche su diversi fronti: in primis, la sanità.
E i “Monelli ingauni” non sono riusciti a tacere l’ennesimo “caso assurdo di cui si è reso protagonista il comparto sanità” e che è avvenuto proprio questa mattina, sotto gli occhi di uno di loro.
“Questa mattina mi trovavo in coda al Cup e ho assistito alla prenotazione di un esame, – ha spiegato il portavoce dei Fieui di Caruggi Gino Rapa. – Un signore, un albenganese, ha richiesto un appuntamento per un’ecografia all’addome. Gli è stato risposto che ci sarebbe stato posto a gennaio e lui ha persino esclamato: ‘Meno male, pensavo peggio’. Ma non si riferivano a gennaio 2019 (tra un paio di mesi) bensì a gennaio 2020: oltre un anno di attesa per un’ecografia”.
“Abbiamo portato ad Albenga per la ‘Fionda di Legno’ Enrico Brignano una manciata di giorni e il comico romano ha nel suo repertorio proprio un ‘pezzo’ dedicato ai politici, per i quali le spese sanitarie, e non solo, sono gratuite, mentre noi cittadini siamo costretti a fare i salti mortali per ricevere un appuntamento in tempi ragionevoli. Chi è malato oltre alla sofferenza deve aggiungere disagio al disagio. È una politica indiscriminata che non tiene conto dell’età, della razza e della provenienza. Tutti i politici sono responsabili: quelli che hanno contribuito a creare questa situazione e quelli che hanno taciuto”.
La vicenda, poi, è stata tradotta anche sulla pagina Facebook dei Fieui di Carruggi, come una sorta di post-foto, in cui si legge: “Duemilaventi volte vergogna a voi che avete distrutto la sanità pubblica italiana, perché vi curate con tutti i vostri familiari a spese nostre nelle migliori strutture private. Duemilaventi volte vergogna a voi che avete retrocesso la Sanità pubblica ligure a situazioni da terzo mondo. Duemilaventi volte vergogna a voi che avete distrutto e saccheggiato l’ospedale di Albenga, lasciatoci in eredità dai nostri avi. Vergognatevi. E grazie comunque ai medici, al personale sanitario, agli infermieri che nonostante voi infami mandano avanti un carrozzone sempre più traballante”.