Savona. Sono stati individuati dai carabinieri e dalla polizia municipale di Savona i due emuli di Dom Toretto della saga di “Fast&Furious” che alcune notti fa hanno dato vita ad una vera e propria corsa clandestina per le strade della città della Torretta.
Come si vede in un video circolato su diverse chat di WhatsApp savonesi ed alcuni gruppi Facebook, alcuni “appassionati” di auto e velocità hanno trasformato le strade savonesi nella location perfetta per corse clandestine notturne. Dai pochi secondi di immagini registrate si evince chiaramente la location: stando all’inquadratura, il filmato è stato girato all’altezza dell’ex rimessa dei pony di Ramon e inquadra il ponte sul Letimbro, con auto che sfrecciano da corso Tardy e Benech e imboccano la discesa di corso Mazzini.
Ora, però, le loro corse dovranno avere uno stop forzato. Infatti i due “piloti” sono stati identificati grazie a una indagine congiunta dei carabinieri e della polizia municipale. Ad illustrare i dettagli dell’indagine sono stati, questa mattina, il comandante del nucleo operativo radiomobile della compagnia dei carabinieri di Savona, maggiore Dario Ragusa, e l’ispettore della polizia municipale Luciano Angeleri.
I primi sforzi di militari e agenti sono stati tesi a contestualizzare il video che ritraeva la corsa: grazie ad alcuni dettagli, gli investigatori sono riusciti a risalire al momento della registrazione, ossia la 1.30 circa della notte del 22 novembre. L’orario è stato stabilito, ad esempio, grazie all’immagine che mostra il semaforo con luce verde (dalle 2 di notte i semafori diventano arancioni lampeggianti).
La difficoltà principale dell’indagine era data dal fatto che nessun video, né quello diffuso sui social né quelli registrati dalle telecamere di video sorveglianza in città, inquadravano in modo leggibile la targa. Senza contare i problemi dati dall’individuazione dei modelli dei due veicoli immortalati, cioè una Mg e una Hyundai. Un tassello alla volta, dettaglio dopo dettaglio, gli investigatori sono arrivati ad identificare in modo preciso le macchine e i relativi conducenti.
Incrociando il video diffuso su Internet con i filmati delle telecamere di videosorveglianza, carabinieri e polizia locale sono riusciti a visionare anche i secondi immediatamente precedenti alla corsa sul ponte di corso Tardy e Benech. Nel video si notano le due autovetture partire “affiancate” fino a quando una non si distanzia dall’altra e accelera bruscamente per effettuare il “salto”. “Il video dimostra la chiara ed evidente intenzione di fare una gara”, hanno commentato gli investigatori questa mattina
Si tratta di due ragazzi italiani, di 19 e 20 anni, entrambi operai, entrambi già conosciuti sia dalla polizia locale che dai carabinieri per diverse contravvenzioni al codice della strada, cosa che denota una “passione” per le manovre azzardate al volante. I due ragazzi sono stati denunciati per violazione dell’articolo 9 ter del codice della strada che stabilisce il “divieto di gareggiare per strada con veicoli a motore”. Tale violazione prevede pene abbastanza severe, come reclusione da 6 a 12 mesi, una multa da 5 a 20 mila euro e la sospensione patente da 1 a 3 anni. I veicoli utilizzati sono stati sequestrati e saranno confiscati.
Stando a quanto stabilito, non si trattava di una gara di velocità: secondo i carabinieri, la competizione riguardava “il salto più bello”. Ma “per loro sfortuna, abbiamo vinto noi” ha ironizzato l’ispettore Luciano Angeleri.
Ed in effetti l’indagine di carabinieri e polizia municipale è stata estremamente rapida. Qualche dato: il video ha iniziato a circolare in Rete già nella notte tra il 22 ed il 23 novembre; nel momento in cui i media (come IVG.it) hanno pubblicato i primi articoli riguardo la vicenda, i due ragazzi erano già stati individuati. “Ci siamo presi ancora un giorno per poter completare gli ultimi dettagli dell’attività investigativa, ma l’indagine è iniziata immediatamente senza attendere che il video fosse diffuso”, hanno spiegato carabinieri e polizia municipale.
La celerità era fondamentale: “Chi conosce la zona si rende conto del grande rischio rappresentato da questa folle corsa. Oggi, grazie ad un lavoro in sinergia, hanno vinto la legalità e la sicurezza. Quando c’è collaborazione tra le forze in campo si ottengono risultati di eccellenza”.