Regalo prezioso

Rifiuto trasformato in “risorsa”: il dono degli operai del Comune di Carcare alla biblioteca

Hanno trovato tra i rifiuti quattro cavalletti lignei e li hanno rimessi a posto

cavalletti

Carcare. Trovano, nella spazzatura, 4 cavalletti in legno per dipingere, li riparano nelle parti danneggiate e li donano al Comune di Carcare, l’ente per cui lavorano. Un gesto semplice e spontaneo quello di Roberto, Stefano e Giovanni che, rinvenendo nei cassonetti della spazzatura ben 4 cavalletti artistici utilizzati per dipingere, hanno letteralmente trasformato un rifiuto in risorsa.

Li hanno recuperati e, notando le parti danneggiate e mancanti, hanno iniziato un percorso di recupero nelle officine comunali, terminando il lavoro con la consapevolezza che i cavalletti potessero servire per la Biblioteca Comunale. Così hanno deciso di donarli alla comunità cittadina e da oggi le sale espositive della Biblioteca A.G. Barrili disporranno di 4 nuovi cavalletti lignei per soddisfare le esigenze dei frequentatori e dei corsisti dell’Univalbormida.

Un gesto semplice, ma meritevole di un encomio professionale e umano. Non a caso il sindaco di Carcare, Christian De Vecchi, ha colto l’occasione per mettere in evidenza le loro qualità: “Sono onorato, i nostri tre operai hanno dimostrato una sensibilità straordinaria, la loro è un’iniziativa da non considerare come scontata, mi hanno avvisato del ritrovamento e della loro volontà di restituire i cavalletti ad un uso quotidiano, li ringrazio a nome di tutta la cittadinanza per il positivo messaggio trasmesso con il loro operato”.

“Ringrazio molto il sindaco di Carcare per aver messo in luce questa positività, spesso taciuta, sui dipendenti comunali – commenta il funzionario Cgil della Funzione pubblica, Ennio Peluffo -. Conosco personalmente i tre autori della ‘buona azione’ e mi congratulo con loro, ma soprattutto ci tengo a sfatare i luoghi comuni e i pregiudizi sui dipendenti pubblici, sempre additati di essere furbetti e invece portano avanti con difficoltà le macchine pubbliche dell’Italia”.

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