Nuova legge

Raccolta funghi, sì alle pettorine: bagarre in commissione sulla nuova legge regionale

La discussione sul testo della nuova legge regionale

fungo, funghi

Liguria. Questa mattina in commissione III ci sono state le audizioni sul disegno di legge presentato dal Movimento 5 Stelle in modifica alla legge regionale 11 luglio 2014, n.17 “Disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei spontanei”. A impegnare i consiglieri della III Commissione, un’intensa mattinata di lavoro in cui sono stati anche auditi i Presidenti dei Consorzi per la raccolta e la commercializzazione dei funghi delle province di Genova, La Spezia, Savona e Imperia, i sindaci dei Comuni interessati, nonché i presidenti degli Enti Parco della Liguria e dell’Unione Fungaioli italiani.

“Nei loro interventi hanno unanimemente condannato i principi del disegno di legge del M5S che li avrebbe condannati, di fatto, alla chiusura” afferma Valter Ferrando e Gruppo Pd Regione Liguria.

“Ricordo che dopo l’abolizione delle Province e delle Comunità Montane, i consorzi sono gli unici soggetti al servizio dei Comuni nella difesa dell’entroterra della Liguria. Questo avviene utilizzando il ricavato della vendita dei tesserini per la raccolta dei funghi, per opere di pubblica utilità (manutenzione della viabilità, messa in sicurezza del territorio, ecc). E’ prescritto dalla legge vigente e serve a sostenere i Comuni quando hanno difficoltà a intervenire in tempi celeri”.

“Il disegno di legge che abbiamo discusso stamani presentava chiari intenti punitivi nei confronti di questo mondo, solidale e sociale. Essendo stato fra gli estensori della legge attualmente in vigore, di cui questa mattina è stata riconosciuta la validità, con i rappresentati del mio gruppo ho opposto al disegno di legge pentastellato una ferma opposizione”.

“Di fronte all’omogeneità di giudizio di tutti i consorzi regionali, il gruppo M5S ha fatto retromarcia presentando due emendamenti che smentivano nei fatti quanto da loro stessi proposto nel disegno di legge”.

“Credo che tutti i presenti abbiano capito il metodo di lavoro di queste persone: superficiale, disinvolto e completamente scollegato dalla conoscenza della realtà del nostro entroterra, puntando solo ad operazioni propagandistiche” concludono Ferrando e gruppo Pd.

Il consigliere del MoVimento 5 Stelle Fabio Tosi ha chiarito che, contrariamente a quanto era trapelato nelle ultime settimane, nel redigere la modifica alla legge regionale erano state ampiamente recepite le osservazioni dei Consorzi e che le stesse erano state inviate via mail ai diretti interessati. In particolare, Tosi ha sottolineato che “la modifica più importante, quella che ha poi scatenato la polemica, riguarda la contiguità delle particelle di ciascun Consorzio. L’emendamento apportato alla prima proposta dice chiaramente che “il territorio consortile venga possibilmente costituito da particelle tra loro contigue”. Il che significa che la contiguità è sì un requisito ottimale ma assolutamente non obbligatorio”.

Affrontata anche la problematica della gestione dei terreni cosiddetti “silenti” o abbandonati he fanno parte dei Consorzi. “È stata prevista e poi accolta positivamente la proposta di permettere ai Consorzi di gestire provvisoriamente questi terreni, con possibilità di rinnovo della gestione, a patto che questi terreni vengano curati e mantenuti con la stessa solerzia e cura che riserverebbero ai terreni consortili”.

La terza e ultima criticità risolta positivamente riguarda la presentazione del rendiconto di ogni singolo Consorzio. “L’invio del rendiconto annuale sui proventi derivanti dalla vendita di tesserini per la raccolta funghi resterà fissata al mese di settembre come da vigente legge regionale”.

“A chi ha fatto pressioni politiche, attaccando la nostra proposta di legge, rispondo che, come ho già avuto modo di dichiarare in commissione, la nostra proposta non vuole assolutamente cancellare i Consorzi – ha puntualizzato Tosi -. Anzi, la nostra azione mira a tutelare e difendere i Consorzi che hanno lavorato correttamente e rispettando gli obblighi di legge. Da parte della Giunta, e in particolare dell’assessore di competenza, ci aspettiamo ora una chiara e netta posizione sugli Enti gestori che da 4 anni non rispettano la legge regionale, che prevede appunto una puntuale rendicontazione degli introiti. Posizione che riteniamo debba essere la revoca della concessione”.

“Non è accettabile che circa 1/3 dei Consorzi liguri non trasmetta le somme incassate, con una perdita di introiti stimata dall’Unione fungaioli italiani tra i 300 e i 400mila euro l’anno. Non possiamo permetterci che anche questi soldi, destinati alla cura del nostro territorio e in particolare dei boschi, non siano disponibili o non vengano destinati come prevede la legge regionale” ha concluso Tosi.

Discussa la proposta di legge dei consiglieri regionali di Forza Italia Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio. Il documento prevede per i cercatori di funghi l’introduzione dell’obbligo diindossare una pettorina rifrangente.  Tale proposta era stata depositata alla fine di ottobre del 2017, dopo l’incidente di caccia che aveva causato la morte del fungaiolo Roberto Viale a Bardineto, in provincia di Savona: “L’introduzione di questa novità – ha spiegato il consigliere regionale Andrea Costa – da una parte rende visibili i cercatori funghi, e quindi rappresenta una misura di sicurezza, considerato gli incidenti che spesso accadono nei nostri boschi. Inoltre la pettorina agevola la ricerca dei cercatori di funghi dispersi: anche questi sono casi purtroppo frequenti”.

“Ho aderito, dunque, con convinzione all’iniziativa dei due colleghi consiglieri –ha concluso Costa – perché ritengo che sia una proposta di buon senso ispirata ad una sempre maggiore tutela della sicurezza” ha concluso Costa.

Claudio Muzio, firmatario del provvedimento, ne ha sottolineato le finalità: “Alcuni episodi accaduti in passato mi hanno spinto ad una riflessione sull’importanza di accrescere la tutela di chi frequenta i boschi nella stagione autunnale e di permettere a tutti, grazie a questa minima avvertenza, la fruizione delle aree verdi in totale sicurezza e tranquillità. Auspico che il testo possa essere condiviso anche dagli altri colleghi consiglieri”. Secondo Muzio “è stato importante il contributo fornito questa mattina dagli amministratori locali e da tutti i soggetti coinvolti al fine di migliorare la proposta”.

“È stato un momento di confronto molto importante”, sono stati ascoltati puntualmente tutti i pareri forniti, con l’obiettivo di giungere al miglior testo possibile da portare in Aula. Lo scopo della proposta di legge – ha ricordato Angelo Vaccarezza- è quello di garantire ai cercatori di funghi maggiore sicurezza, in particolare nel periodo di esercizio dell’attività venatoria, così come maggiore visibilità. Sono due necessità di cui sono fermamente convinto, non soltanto in ragione della tragica vicenda di Bardineto, ma anche alla luce delle notizie di questi ultimi giorni, che mostrano come sia in crescita il numero di fungaioli che si perde nei boschi: la pettorina potrebbe rappresentare uno strumento utile a facilitarne la rintracciabilità. Abbiamo trovato negli auditi la massima collaborazione, il confronto é stato proficuo e questo ci permetterà di predisporre un documento condiviso, una buona soluzione per risolvere il problema” ha concluso il capogruppo FI.

Il testo della proposta di legge prevede l’utilizzo di una pettorina rifrangente ad alta visibilità da parte dei cercatori di funghi, consegnata, eventualmente, insieme al tesserino annuale da parte degli enti preposti alla gestione della raccolta dei funghi. “Durante i giorni di caccia – si legge nel testo – questa pettorina li rendere maggiormente riconoscibili e ridurrebbe notevolmente il rischio di confonderli con gli animali che si trovano nei boschi, dove la visibilità può essere spesso limitata a causa degli alberi e del fitto fogliame. Inoltre li renderebbe maggiormente visibili anche nel momento in cui si verificasse la necessità di ritrovarli in caso di smarrimento nei boschi”.

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