La sentenza

Incendi dolosi alla Oil di Varazze: patteggia il benzinaio “rivale” fotogallery

Secondo i carabinieri Stefano Romagnoli era il mandante degli incendi voleva danneggiare il concorrente che aveva un giro d'affari migliore del suo

Savona. Nell’agosto scorso era finito in manette nell’ambito dell’indagine dei carabinieri della compagnia di Savona per il caso degli incendi dolosi a danno del distributore Oil Italia di via Torino a Varazze. Ieri, per questa vicenda, Stefano Romagnoli, 51 anni, ritenuto il mandante dei roghi, ha patteggiato un anno e nove mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena davanti al gip Francesco Meloni.

Insieme a Romagnoli, difeso dall’avvocato Fausto Mazzitelli, erano finiti nei guai anche un senegalese di 43 anni, Sakho Khadim, e un suo connazionale, che era stato denunciato a piede libero (per entrambi gli stranieri il pm Ubaldo Pelosi ha chiesto il giudizio immediato).

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, era stato Romagnoli, gestore della pompa di benzina dell’Agip che si trova poco più avanti di quella presa di mira dagli incendi, a chiedere a Khadim di fare da mediatore per trovare una persona disposta ad appiccare un rogo per distruggere l’attività del “rivale” in affari. Ed in effetti proprio il terzo senegalese finito nei guai, per tre volte, ha incendiato il gabbiotto (adibito ad ufficio) del distributore Oil Italia.

Una ricostruzione che, dopo l’arresto, era stata confermata proprio da Sakho Khadim, assistito dall’avvocato Simona Poggi, che durante l’interrogatorio di garanzia aveva scelto di rispondere alle domande del giudice e, di fatto, aveva confessato ammettendo tutte le contestazioni. L’uomo aveva anche precisato di aver accettato di fare da mediatore con il suo connazionale, un quarantunenne, in cambio della promessa di ottenere un posto di lavoro da Romagnoli (il piromane avrebbe invece dovuto ottenere una somma di denaro).

L’indagine che aveva portato all’emissione delle due ordinanze cautelari era partita nel gennaio scorso, dopo che al distributore Oil di Varazze si era verificato un primo e misterioso incendio doloso. Raid che si è ripetuto anche a febbraio ed a marzo quando però, grazie ad una telecamera nascosta, i carabinieri del nucleo operativo radiomobile, insieme ai colleghi della stazione di Varazze, sono riusciti ad identificare l’autore materiale, ma sopratutto il mandante degli incendi.

I primi due roghi avevano interessato la parte esterna del gabbiotto dell’esercizio, mentre il terzo aveva rischiato di fare danni ingenti, sia per la presenza di case vicino al distributore sia per il fatto che i serbatoi erano pieni di benzina, un grosso pericolo per gli abitanti della zona.

Nel video che ha incastrato il piromane si vede una persona di colore che intorno alle 3 di notte fa un primo sopralluogo per poi tornare al distributore con una tanica e un martelletto, con il quale rompe il vetro del gabbiotto, getta la benzina e poi appicca le fiamme.

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