Borghetto Santo Spirito. “Il piano di rientro non ci ha permesso di recuperare quasi nulla, ma non chiederemo nuovi sacrifici ai nostri concittadini”. Parola di Giancarlo Canepa, sindaco di Borghetto Santo Spirito, che così sintetizza i risultati ottenuti nel suo primo anno di applicazione dal piano di riequilibrio finanziario elaborato dalla sua amministrazione per rientrare del “buco” di bilancio di circa un milione e mezzo di euro che affligge le casse del Comune.
Il disavanzo, evidenziatosi alla fine del mandato della precedente amministrazione di Gianni Gandolfo, sta complicando non poco il lavoro di Canepa e della sua squadra. Soprattutto, ha costretto l’attuale primo cittadino a dichiarare lo stato di pre-dissesto e a varare una serie di misure da “lacrime e sangue” che sono andate ad incidere primariamente sui servizi erogati ai cittadini.
E anche per il 2019 anno la situazione si prospetta essere tutt’altro che rosea, pur non essendoci variazioni sostanziali rispetto a quanto messo in atto nel corso dell’anno che sta volgendo al termine: “Il 2019 sarà simile al 2018 – spiega Canepa – Come ricordato dall’assessore al bilancio Roberto Moreno nel corso dell’ultimo consiglio comunale, quest’anno siamo riusciti a rispettare il piano di riequilibrio, ma questo non significa che le cose siano andate bene. Sapevamo che non saremmo riusciti a recuperare quasi niente e così è stato”.
E quindi nel 2019 “la situazione sarà stazionaria. Non chiederemo ulteriori sacrifici ai cittadini. Ne abbiamo chiesti già troppi. Con l’alienazione della farmacia comunale contavamo, anzi, di rivedere qualche misura del piano, ma la sospensione della vendita ci costringerà a mantenerle in vigore anche nei prossimi 12 mesi”.
Come noto, il perno del piano di riequilibrio finanziario era la vendita della farmacia comunale di corso Europa, il cui valore era stimato in un milione e mezzo di euro circa. Grazie al gettito derivante da questi fondi, l’amministrazione sarebbe stata in grado di rimpolpare fortemente le casse comunali e, quindi, rivedere i tempi e le modalità dell’intervento di riassetto economico.
A settembre, tuttavia, l’alienazione è stata bloccata: la direttrice, infatti, si è rivolta alla magistratura per segnalare alcune irregolarità nella perizia stilata per stabilire il valore della stessa farmacia. La procura di Savona ha sequestrato alcune carte e sta valutando la situazione. La vendita, quindi, al momento è sospesa.
“Su questo fronte non ci sono novità di rilievo – spiega Canepa – Siamo in attesa che la Procura si pronunci su eventuali rinvii a giudizio o sull’archiviazione del caso. Ci è stato detto che i tempi sarebbero stati celeri. Restiamo in fiduciosa attesa”.