Savona. “Quello che è successo stanotte ci ha amareggiato e ci vede parte lesa. Più di qualunque altro organo siamo interessati che tutti gli aspetti di questa vicenda vengano chiariti e si faccia luce”. È questo il commento del Prefetto di Savona Antonio Cananà in relazione all’arresto dell’ex funzionario della Prefettura savonese Andrea Giangrasso, coinvolto in un giro di favoreggiamento di immigrazione clandestina in cambio di biglietti per la Juve e altri regali.
“Abbiamo già prestato la massima collaborazione agli inquirenti, e continueremo a farlo, – ha proseguito Cananà. – In questi mesi abbiamo aperto tutti gli archivi e il personale è stato sentito più volte, con disponibilità totale. Stiamo passando in rassegna tutte le pratiche del periodo, da inizio 2013 fino a fine giugno 2014: formalmente sono tutte ineccepibili, dato che ad essere falsati erano i certificati prodotti. Quando troviamo illegittimità provvediamo subito a segnalarle e a correggerle in autotutela”.
“Giangrasso è in pensione da 4 anni, e oggi l’ufficio è diretto da un giovane funzionario molto valido: il fatto che sia giunto successivamente ai fatti contestati è ulteriore garanzia di correttezza. Nei prossimi giorni valuteremo se costituirci parte civile”, ha concluso il Prefetto di Savona.