Dietrofront?

Alassio, i fondi scarseggiano e torna la tassa di soggiorno? Melgrati: “Nessun veto, decisione spetta agli albergatori”

Sull’azzeramento dell’imposta, “cavallo di battaglia” del Melgrati ter, il sindaco apre al confronto

lista melgrati galtieri

Alassio. I fondi per la promozione turistica scarseggiano nella Città del Muretto e la soluzione per porre rimedio alla “carenza” potrebbe arrivare, incredibile ma vero, dalla tassa di soggiorno.

L’imposta, il cui azzeramento (poi avvenuto il giorno stesso dopo la proclamazione a sindaco) era stato uno dei “cavalli di battaglia” del Melgrati ter, potrebbe infatti essere oggetto di un dietrofront. Ma tutto dipenderà dalla volontà degli albergatori, che hanno già avuto recentemente un confronto in materia con il Comune.

“Lo avevo già detto lo scorso giugno 2018, in occasione dell’azzeramento della tassa e lo ribadisco oggi: l’applicazione dell’imposta non è nell’indirizzo della nostra amministrazione e, infatti, l’abbiamo azzerata per questa stagione estiva, con la promessa però di risederci al tavolo con gli albergatori a fine estate per ridiscutere la materia, anche alla luce dei nuovi indirizzi forniti dall’associazione Albergatori”, ha spiegato il vicesindaco Angelo Galtieri.

Nessun veto, dunque, per la tassa di soggiorno, a patto però che venga inserita solo dopo la creazione di un tavolo ad hoc (che ospiti le realtà coinvolte) e la redazione di un progetto concordato con gli albergatori, in cui sia previsto il reinvestimento del 100 per cento degli introiti dell’imposta nel comparto promozione turistica.

“Stiamo ancor aspettando il documento con le linee guida, quindi è ancora prematuro dire se la tassa sarà inserita o meno, ma il ragionamento è aperto in quella direzione, – ha proseguito Galtieri. – Se si decidesse di applicarla, sarà creato un tavolo ad hoc composto da un membro degli albergatori, da uno delle agenzie immobiliari e da uno del Comune: la gestione dovrà essere pienamente concordata tra le parti e finalizzata agli obiettivi stabili. E nemmeno un centesimo dovrà essere reinvestito nella macchina amministrativa, ma solo nel comparto turistico”.

Una tesi sposata anche dal primo cittadino Marco Melgrati, che ha aggiunto: “Abbiamo incontrato di recente gli albergatori per sottoporgli la materia e ora siamo in attesa della risposta. Da parte nostra, nessun veto sull’applicazione della tassa di soggiorno purché sia richiesta direttamente dagli albergatori e gestita interamente da loro”.

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