Savona. Nel febbraio del 2017 era stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio. La scorsa settimana il processo che vedeva sul banco degli imputati Angelo Sergi, dirigente medico dello Psal dell’Asl 2 Savonese, si è però chiuso con una sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
L’episodio contestato risaliva al 2015: secondo la Procura, Sergi, difeso dall’avvocato Roberto Giacchero, non avrebbe avviato un procedimento disciplinare nei confronti di un tecnico della prevenzione e ufficiale di polizia giudiziaria del suo ufficio come invece gli era stato indicato dal direttore dell’Asl 2 Savonese, in accordo con l’allora Procuratore Francantonio Granero.
Quando, dopo alcuni mesi, al dirigente dello Psal era stato chiesto conto dell’esito del procedimento lui aveva spiegato di essersi limitato a richiamare verbalmente il tecnico sollecitandolo ad essere “più collaborativo” e ad avere “maggiore coordinamento” con la Procura. Un comportamento che, secondo la tesi degli inquirenti, si poteva configurare in una condotta omissiva da parte del dirigente che aveva disatteso un ordine ben preciso. Di qui l’apertura dell’indagine che era poi sfociata nel rinvio a giudizio per Sergi.
Il procedimento disciplinare (mai avviato) era stato chiesto nei confronti di un ispettore del lavoro che, nel corso dell’indagine relativa all’incidente mortale avvenuto nell’ottobre del 2014 in una cella frigorifera del Vio di Vado Ligure, aveva dissequestrato il bancale dal quale era scivolato l’operaio senza l’autorizzazione del pm. Il sostituto procuratore Ferro, proprio alla luce degli accertamenti degli ispettori dello Psal, aveva ritenuto di dissequestrare la cella frigo dove era avvenuto l’incidente, ma non aveva però autorizzato la restituzione del bancale di legno. La sua indicazione però non venne rispettata e, di conseguenza, dopo essere stato informato, il Procuratore aveva concordato con l’Asl 2 Savonese che scattasse il provvedimento disciplinare.