Il bilancio

Tre giorni di controlli straordinari dei carabinieri ad Albenga, Ceriale e Loano: 6 arresti e 8 denunce

In manette due ladri di scarpe e alcune persone su cui pendevano ordini di carcerazione

controlli carabinieri albenga e alassio
Foto d'archivio

Ponente. Sei arresti e numerose denunce. E’ il bilancio di tre giorni di servizi straordinari di controllo del territorio messi in atto dai carabinieri di Albenga nella Città delle Torri, a Loano e Ceriale, attraverso l’esecuzione di numerosi posti di blocco e passando al setaccio le zone maggiormente frequentate da pregiudicati. L’operazione, nel corso della quale sono state controllate circa 250 persone e 200 mezzi, ha portato all’arresto di 6 persone.

Il primo arresto è dei carabinieri di Borghetto, che durante un controllo nelle vie del centro di Loano hanno fermato un marocchino di 38 anni. L’uomo, colpito da decreto di espulsione eseguito l’11 dicembre, era rientrato clandestinamente in Italia e bivaccava per i parchi cittadini. Subito arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza. Ieri il giudice lo ha condannato disponendo il divieto di dimora in provincia di Savona ed una nuova espulsione dal territorio nazionale.

Sempre a Loano, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un italiano, P.S. di 44 anni: l’uomo, affidato in prova ai servizi sociali, ha ripetutamente violato le disposizioni impartite da giudice che, su segnalazione dei carabinieri, ha emesso un ordine di carcerazione. L’arrestato è stato condotto al carcere di Imperia dove dovrà scontare il resto della pena inflitta.

A Ceriale i militari hanno arrestato un marocchino di 33 anni, irregolare. L’uomo è stato fermato durante un controllo nei pressi della stazione ferroviaria ed arrestato perchè su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dal giudice del tribunale di Savona per spaccio di stupefacenti. Dopo le formalità di rito è stato condotto presso il carcere di Imperia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Ieri invece in azione sono entrati i carabinieri della stazione e del nucleo radiomobile di Albenga. Durante un controllo in via Dalmazia i militari hanno identificato un marocchino di 28 anni: l’uomo era colpito da divieto di dimora in provincia di Savona per aver commesso alcuni furti ad Albenga. Vistosi scoperto ha cominciato ad inveire contro i carabinieri colpendoli con calci e pugni, e per renderlo innocuo è stato necessario l’uso della forza, secondo le tecniche di intervento operativo apprese dai militari durante i corsi periodici. E’ stato quindi ammanettato e condotto prima in caserma e poi in carcere con l’accusa di restitenza a pubblico ufficiale. Oggi comparirà davanti al giudice per la convalida dell’arresto.

Un successivo intervento li ha visto impegnati presso il centro commerciale “Le Serre” poiché gli addetti alla vigilanza avevano visto dei movimenti sospetti di una coppia di italiani, residenti in provincia di Roma. Una volta fermati ed identificati, si è scoperto che i due avevano sottratto due paia di scarpe rimuovendo il dispositivo anti taccheggio e stavano per uscire dal supermercato (avevano indossato le calzature prese dagli scaffali). Entrambi, un uomo di 49 anni ed una donna di 30 originari, sono arrestati per furto aggravato e rinchiusi in camera di sicurezza. Questa mattina sono stati processati per direttissima in tribunale a Savona. Il giudice ha convalidato l’arresto di entrambi, ma non ha disposto nessuna misura cautelare per gli imputati. Vista la richiesta di termini a difesa del loro avvocato il processo è stato rinviato al prossimo 13 novembre.

Il servizio ha visto inoltre il controllo di 15 esercizi pubblici i cui avventori sono stati identificati. Non sono emerse irregolarità. Sono inoltre state denunciate 8 persone per reati vari (guida in stato di ebbrezza, possesso di un coltello di natura vietata, rissa e lesioni personali).

“L’impegno dei carabinieri della compagnia di Albenga continua incessantemente – è il commento del comando ingauno – sia con gli ordinari servizi di pattuglia sia con servizi straordinari come questo che consentono un più penetrante ed incisivo controllo delle realtà cittadine”.

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