Savona. Assolto perché il fatto non sussiste. Si è chiuso con questa sentenza, oggi, il processo che vedeva a giudizio con le accuse di peculato e falso l’avvocato Emiliano Antonio Borgna.
Al legale, secondo l’imputazione formulata dal pubblico ministero Cristiana Buttiglione, veniva contestato di aver sottratto circa quattromila euro ad un novantenne, P.G., morto a 98 anni nel 2010, del quale era amministratore di sostegno.
In particolare la Procura aveva contestato ad Emiliano Borgna, assistito dall’avvocato Andrea Vernazza, di aver incassato un assegno, emesso facendolo figurare come il pagamento dello stipendio per un badante, ma anche di aver fatto alcuni prelievi in contanti dal conto del suo assistito. Di qui le accuse di peculato, ma anche di falso perché, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe “giustificato” le spese presentando dei resoconti al giudice tutelare non veritieri.
Accuse che oggi, al termine del processo celebrato davanti al collegio del tribunale di Savona, sono tutte cadute.