Paura e caos

Rissa alla Festa dell’Unità di Savona: patteggiano in due

Il movimentato episodio era avvenuto nel luglio del 2014: tra tre avventori del bar della sms di Legino prima erano volati gli insulti, poi le bottigliate

Savona. Il 23 luglio del 2014, mentre alla società della Rocca di Legino era in corso la Festa dell’Unità, si era verificata una violenta rissa tra tre avventori del bar della Sms savonese che era finita a bottigliate. Dopo le indagini, per quell’episodio, le persone coinvolte nella zuffa, Salvatore Gramaglia, Andrea Rogano e Fulvio Rauso, erano state denunciate.

Due di loro, Gramaglia e Rogano, questa mattina hanno deciso di definire il processo per la rissa con un patteggiamento a sei mesi di reclusione per il primo (al quale veniva contestato anche il reato di lesioni personali) e a tre mesi e 20 giorni con la sospensione condizionale della pena per il secondo (che doveva rispondere anche dell’accusa di danneggiamenti). La posizione di Rauso era invece stata stralciata da questo procedimento perché sarà giudicato con un rito abbreviato.

Quella sera – questa la ricostruzione degli inquirenti – Gramaglia era nel bar della Sms e, dopo aver visto entrare nel locale due “vecchie conoscenze”, ovvero Rauso e Rogano, avrebbe iniziato ad insultarli. A quel punto, forse complice anche qualche bicchiere di troppo, gli animi si erano accesi in fretta ed era iniziato un diverbio. Dalle parole nel giro di pochi attimi si era arrivati ai fatti e la lite era degenerata in maniera violentissima.

Secondo l’accusa, sarebbe stato Gramaglia a colpire per primo con una bottiglia in faccia Rauso. A quel punto Rogano sarebbe intervenuto per prendere le parti dell’amico, ma sarebbe stato colpito a sua volta da una bottigliata. Per evitare che la rissa degenerasse ulteriormente, i gestori del bar avevano fatto uscire Rauso e Rogano dal locale dove invece era rimasto Gramaglia. In attesa del 118 e delle forze dell’ordine, anziché calmarsi, Rogano e Rauso avrebbero continuato ad inverire contro il loro rivale e, proprio nel tentativo di rientrare nel locale, avevano spaccato il vetro della porta del bar. Una scena alla quale avevano assistito spaventati gli avventori della festa, tra cui anche dei bambini.

Con l’arrivo delle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, municipale e finanza), finalmente, gli animi si erano calmati e i tre erano stati accompagnati all’ospedale San Paolo per le cure del caso. Ad avere la peggio era stato Rogano che aveva rimediato una profonda ferita al braccio (25 giorni di prognosi).

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