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Regione Liguria, al via il progetto “Rumble” per la riduzione del rumore portuale 

Giampedrone: “Investimento da 400mila euro per migliorare la qualità di vita dei cittadini”

Sedi istituzionali e palazzi del governo

Regione. Si chiama ‘Rumble’, acronimo che sta per riduzione del rumore nelle grandi città portuali, il progetto pronto a partire per ridurre l’impatto acustico dei porti commerciali e in particolare del porto di Genova.

Si tratta di un progetto transfrontaliero di cui Regione Liguria è capofila, che ha come partner liguri l’autorità portuale del Mar ligure occidentale e l’università di Genova; in Toscana l’università di Pisa e l’autorità di sistema del Mar Tirreno Settentrionale; in Sardegna l’autorità di sistema portuale del Mar di Sardegna, nella regione francese di Paca la Città Metropolitana di Nizza e la Regione Corsica, con l’obiettivo di rendere più sostenibili le attività portuali e migliorare l’impatto delle emissioni sonore.

Nella realizzazione del progetto è stata coinvolta anche l’Arpal, l’Agenzia di protezione ambientale di Regione Liguria, attraverso una convenzione approvata oggi dalla giunta regionale, incaricata di misurare l’efficacia delle soluzioni che verranno adottate, alla luce del monitoraggio della situazione attuale. Il primo atto sarà la raccolta dati sul rumore generato dai porti e nei quartieri interessati e poi l’attivazione delle prime azioni di contenimento.

“Quello che vogliamo fare è sviluppare piccole infrastrutture, insieme a tutti i partner coinvolti e alle principali Autorità Portuali di Genova, Cagliari e Livorno, per ridurre il rumore derivante dalle attività portuali, – spiega l’assessore regionale all’Ambiente e alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone. – Porteremo avanti indagini preparatorie  e analisi dello stato di fatto e valuteremo l’efficacia delle soluzioni adottate”.

Si partirà dallo sviluppo di asfalti fonoassorbenti, destinati ai piazzali portuali per ridurre i rumori, agli interventi di elettrificazione sulle banchine, fino alla realizzazione di dune da collocare in particolare nel porto di Prà-Voltri, per ridurre l’impatto paesaggistico dei container, anche con funzione di barriera anti-rumore.

“Questa esigenza – continua l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone – è nata per le problematiche emerse a seguito della convivenza tra il porto e la città, determinato dallo stretto legame fisico. Una relazione che ha generato ricchezza, ma anche problematiche soprattutto in quei quartieri a ridosso del porto che hanno risentito dell’inquinamento atmosferico e dei rumori notturni, segnalati negli anni, dai vari comitati . Per questo abbiamo deciso di stringere una convenzione con Arpal che avrà il compito di supportare l’ufficio VIA di Regione Liguria nelle attività di monitoraggio dell’efficacia delle opere”.

Le prime opere partiranno nel 2019, con la progettazione esecutiva e l’avvio dei cantieri. Il progetto avrà una durata di 36 mesi e un budget totale di 1,9 milioni di euro di cui a Regione Liguria andrà una quota di 385.659 euro (327.810 derivanti dai fondi Fesr e 57.848 da risorse nazionali).

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