Memoria

Quiliano, la richiesta di Nicolick al Comune: “Una lapide in memoria delle 39 vittime dell’Eccidio di Cadibona”

"Innocenti pagarono con la vita per colpe non commesse a causa dell'odio di altri che a loro volta non furono perseguiti per questi gravissimi reati"

Quiliano Comune

Quiliano. Una lapide che commemori e ricordi le 39 vittime del cosiddetto “Eccidio di Cadibona”. E’ questa la richiesta che Roberto Nicolick ha sottoposto all’attenzione del sindaco e del consiglio comunale di Quiliano e, per conoscenza, al presidente della Provincia ed al consiglio provinciale, al presidente della Regione e al consiglio regionale.

Ricorda Nicolick: “Nel maggio del 1945 sul Colle del Cadibona, località dipendente dal Comune di Quiliano, 39 civili provenienti dal carcere di Alessandria furono uccisi da elementi partigiani, al di fuori del periodo bellico propriamente detto, senza regolare processo e sulla base di sommarie informazioni su colpe mai commesse. Solo nel 1950 si concluse una lunga istruttoria nei confronti di cinque partigiani e di un loro dirigente, con il rinvio a giudizio presso la Corte di Assise. Gli imputati come è noto non negarono l’eccidio, storicamente avvenuto, ma affermarono di non avervi preso parte e dichiararono che altri partigiani avevano compiuto tali atti omicidiari multipli. I procedimenti giudiziari furono trasferiti ad altra sede, Verona, interveniva in seguito un provvedimento di amnistia che andava a coprire tutti i reati politici commessi dal 25 luglio 1943 sino al 18 giugno 1946, si trattò di un provvedimento generale di clemenza ispirato a ragioni di opportunità politica e pacificazione sociale. In buona sostanza lo Stato rinunciava a perseguire determinati reati”.

“E’ innegabile e fa parte della storia che in quel luogo, strada statale del colle di Cadibona, 39 innocenti pagarono con la vita per colpe non commesse a causa dell’odio di altri che a loro volta non furono perseguiti per questi gravissimi reati. Purtroppo altri eccidi su civili sono stati compiuti in tutta Italia da una parte e dall’altra, alcune amministrazioni comunali hanno voluto ricordare le vittime innocenti di questi gravissimi fatti”.

Nicolick ricorda che “l’amministrazione comunale di Schio, Vicenza, nel maggio del 2009, a suggello del patto di concordia, scoprì una lapide con i nomi delle 54 vittime della strage compiuta da elementi partigiani a luglio 1945 e che nessuna lapide ricorda i nomi delle 39 vittime dell’eccidio di Cadibona” e perciò chiede “al Comune di Quiliano e agli altri Enti di valutare in una ottica di concordia ritrovata l’affissione di una lapide in cui semplicemente siano riportati i nomi dei 39 fucilati del Cadibona”.

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