Savona. Grazie alle nuove cure e alle diagnosi precoci, anche quello che è stato definito come “il male del secolo” sta diventando una malattia da affrontare con solide speranze di guarigione. Contribuisce a questo trend l’equipe della struttura complessa di oncologia dell’Asl2 savonese, diretta dal dottor Marco Benasso.
Il dottor Benasso è reduce dal congresso della Società europea di oncologia (Esmo) tenutosi a Monaco di Baviera, dove sono stati presentati i risultati del Keynote-048, uno studio internazionale che dimostra come l’immunoterapia, in questo caso il pembrolizumab, da sola funzioni meglio della chemioterapia nei pazienti con cancro della testa e del collo avanzato. In particolare come primo trattamento dopo una ricaduta i pazienti vivono più a lungo e hanno meno effetti collaterali rispetto a quello che succede con la somministrazione di altre terapie composte da due chemioterapici e un farmaco target. Questi dati verranno ora vagliati dalle agenzie regolatorie internazionali che dovranno esprimersi sull’approvazione del farmaco prima che questo diventi disponibile nella pratica clinica.
Lo studio, che ha avuto ampio risalto presso la stampa specializzata, in Italia è stato condotto solo da cinque centri oncologici, uno dei quali è stato proprio l’oncologia dell’Asl2, unico della liguria.
Il dottor Benasso sottolinea come “l’immunoterapia può entrare a pieno titolo tra i trattamenti dei tumori della testa e del collo recidivati e metastatici come prima linea. La definizione del ruolo della combinazione tra pembrolizumab e chemioterapia dovrà essere, a mio avviso, oggetto di ulteriore valutazione e discussione poichè i dati ad oggi presentati non sono ancora così maturi come quelli relativi alla monoterapia”.
Grazie all’impegno dei propri medici, l’Asl2 savonese è quindi in prima linea anche nella lotta al tumore della testa e del collo, che comprende tutti i tumori che si sviluppano all’interno o attorno a faringe, laringe, seni nasali e paranasali, cavo orale. La maggior parte di questi tumori sono carcinomi a cellule squamose i cui principali fattori di rischio includono il consumo di tabacco e di alcol. Altri fattori di rischio comprendono l’infezione da Hpv (Human PapillomaVirus).
A livello mondiale, si stima che nel 2018 verranno diagnosticati 835 mila nuovi casi di tumori testa-collo e che 431 mila persone moriranno a causa di questa malattia.