Nel weekend al NuovoFilmStudio di Savona: “L’apparizione”

Nel week-end al NuovoFilmStudio di Savona: L\'apparizione

In occasione della Giornata Europea del Cinema d’Essai, Nuovofilmstudio presenta:

L’apparizione (L’apparition)
di Xavier Giannoli, con Vincent Lindon, Galatéa Bellugi – Francia 2017, 140′

sab 13 ottobre (17.30 – 21.00)
dom 14 ottobre (15.30 – 18.10 – 21.00)
lun 15 ottobre (15.30 – 18.00 – 20.30)

Jacques è un reporter di guerra che viene mandato dal Vaticano a indagare sulle circostanze attorno a una certa apparizione avvenuta in un piccolo villaggio nel sud-est della Francia. Ad affermare di aver ricevuto una visita della Vergine Maria è la giovane Anna. Il luogo in cui l’epifania avrebbe avuto luogo attira ogni giorno, da quel momento, centinaia di credenti e pellegrini che si riuniscono uniti dallo stesso spirito. Jacques accetta di far parte della commissione, nonostante sia del tutto estraneo a questo mondo…

Se l’asse portante del cinema di Kore’eda Hirokazu – appena incontrato nella nostra sala con l’ottimo “Un affare di famiglia” – ruota attorno all’idea-forza di famiglia, allo stesso modo potremo indicare nella questione dell’impostura la cifra dell’arte cinematografica di Giannoli. Che si tratti della Marguerite – soprano sprovvisto di un qualsiasi talento, o del Paul pseudo-capomastro de “À l’origine”, oppure di una controversia religiosa come in questa sua ultima opera, emerge sempre con nettezza il ritratto di personaggi mai totalmente conciliati, mai effettivamente al loro posto. Qui, a guidare gli spettatori lungo i tortuosi percorsi della fede e della trascendenza, troviamo uno straordinario Vincent Lindon nel ruolo di un giornalista abituato a confrontarsi con il dramma della guerra e lontano da ogni piano tendente al sovrannaturale. Eppure la via di uscita proposta dall’autore francese si rivelerà spiazzante, in grado di lasciare di stucco protagonista e pubblico in sala, conciliando tanto l’ipotesi della verità quanto quella della menzogna. A metà tra il noir e il poliziesco, la pellicola, progressivamente, sospende ogni giudizio, congelando l’incredulità di partenza per offrire un’appassionata riflessione sulla spiritualità, sul dono di sé stessi e sulle rinunce implicite o necessarie che esso comporta. Assolutamente riuscita anche la contrapposizione tra la figura elegiaca, quasi celestiale della novizia Anna – autentica rivelazione e, ancor più convincente, se posta nel quadro generale di elevazione metafisica proposto dall’opera – e il carattere vivo e franco di Jacques.

“L’apparizione” si rivela così il film più intimista di Giannoli, al punto da portarlo a tessere le lodi delle virtù del mistero, di cui non cerca prove. Il regista si guarda bene dal sentenziare, percorre la linea invisibile che separa il misticismo e la mistificazione, senza mai pendere da nessuna parte, senza mai fornire risposte categoriche agli enigmi della religione ma concedendosi l’unico finale, forse, davvero possibile.

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