Regione. Dopo la tregua di oggi una nuova perturbazione è prevista sulla Liguria a partire da questa notte. La nuova ondata di maltempo non avrà la stessa intensità di quella appena vissuta, ma andrà a interessare un territorio pesantemente segnato da pioggia, vento e mareggiate.
Previste ancora piogge diffuse e temporali. Il mare, dopo un’attenuazione odierna tornerà a essere agitato, nella serata di domani. Per tutta la giornata di domani prevista allerta arancione su Genova e Savona e relativi entroterra, gialla su Imperia e Spezia. Lo comunica il servizio meteorologico di Arpal.
Nel frattempo è in corso, da parte del dipartimento regionale di protezione civile, la stima dei danni che ammontano a centinaia di milioni in tutta la Liguria e dopo il sopralluogo di questa mattina del presidente Toti nel Tigullio e la richiesta dello stato di emergenza che verrà formalizzata nella prossima Giunta regionale, si attende l’arrivo del capo della Protezione civile Angelo Borrelli questo pomeriggio.
Domani si riunirà la giunta per richiedere lo stato di emergenza che il presidente Toti firmerà questa sera: “Siamo in una situazione di straordinaria emergenza in Liguria – ha detto il presidente Toti – Il maltempo ha colpito duramente la nostra regione sia a ponente sia a levante, causando danni ingenti. Oggi pomeriggio con il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, faremo una prima stima. Una mareggiata simile, anche facendo riferimento agli archivi di protezione civile, non credo si sia mai vista nella nostra regione ma siamo già al lavoro per rialzarci e ce la faremo, come abbiamo sempre fatto. Ne usciremo come abbiamo sempre fatto rimboccandoci le maniche, ne usciremo bene, ne usciremo ancora più forti”.
E’ stata comunicata l’apertura di 90 centri operativi comunali, e impiegati oltre 500 volontari di protezione civile. E’ stato disposto l’intervento di unità del corpo nazionale dei vigili del fuoco provenienti dalla regione Piemonte specializzate in soccorsi in ambiente fluviale da impiegare nella provincia della Spezia.
Nel corso della giornata circa 22 mila utenze dell’energia elettrica hanno subito interruzioni di diversa durata. Scuole chiuse il 30/10 nei Comuni in cui l’allerta rossa prosegue (zona di allertamento C, Tigullio e comuni costieri della provincia della Spezia) e nei Comuni di Genova, Casarza Ligure, Rovegno, Arenzano, Cogoleto ad Albissola Marina, Bergeggi, Boissano, Varazze e Imperia.
Istituito, insieme alla Asl4 Tigullio, il presidio fisso a Portofino. L’ambulanza ora è in grado di transitare sulla strada della Ruta per raggiungere il borgo.
L’elisoccorso è in grado di garantire i voli e la Capitaneria di Porto assicura il collegamento via mare, in caso di necessità. La centrale operativa del 112 ha ricevuto ieri, per l’emergenza maltempo un numero mai registrato fino ad ora di telefonate, pari a 9.887. Di queste 2882 sono state dirottate ai vigili del fuoco, con i quali la struttura ha collaborato in modo produttivo; 633 le telefonate richiedenti interventi sanitari; 814 quelle transitate alle Forze dell’Ordine, 1006 le telefonate per richiedere informazioni; 2010 quelle non trasferite; 1.597 le chiamate dirottate in Lombardia e gestite dalla loro centrale sanitaria, come da protocollo. La restante 1.025 chiamate effettuate erroneamente.
La centrale unica di Genova si è trovata a gestire anche 156 chiamate supplementari riguardanti l’area toscana confinante con la Liguria, sprovvista del numero unico di emergenza. Dalle 15 alle 22 di ieri non si è mai scesi sotto una media di 600 telefonate per ora, con il picco di chiamate contemporanee (951) registrato alle 21 di ieri.
E si svolgerà martedì 6 novembre alle 17 nella sede di Regione Liguria l’incontro tra l’assessore al demanio marittimo Marco Scajola e i balneari liguri per effettuare una prima verifica dei danni agli stabilimenti balneari. La riunione dovrà servire per quantificare i danni subiti dai concessionari demaniali, colpiti pesantemente dalla mareggiata di ieri. All’incontro saranno presenti anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti e le Camere di Commercio, chiamate alla raccolta dei dati.
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