Millecinquecento persone di diverso orientamento politico e culturale, forse anche di censo diverso, ma uniti da quelle parole: “MAI PIU’ FASCISMI, MAI PIU’ RAZZISMI”.
1500 antifascisti; cioè cittadini che hanno scelto di essere responsabili del presente e del futuro, raccogliendo l’esempio di coloro che misero in gioco la vita, e molti la persero, per cacciare dalla storia quel mostro che voleva impedire all’umanità di vivere nella dignità a cui ognuno a diritto, e che può esistere solo se libertà e giustizia sociale sono coincidenti.
Un mostro che tutt’ora minaccia di tornare.
Diverse sensibilità politiche e culturali, ma accomunate tutti dalla rivolta contro l’ignobile e violento atto della distruzione della Lapide dei sette Patrioti trucidati dai fascisti – traditori della Patria – il 27/12/1943, al Forte della Madonna degli Angeli. I primi Martiri antifascisti a Savona.
La violenza produce ancora – in una parte importante di popolo – forte indignazione, giusto antidoto contro l’indifferenza.
La violenza – anche quando è solo verbale e di qualunque colore si ammanti – è nemica della dignità e dei diritti perché esclude: e quindi favorisce chi opera contro la democrazia.
I millecinquecento di Sabato 27 Ottobre rappresentano la giusta barriera che può fermare lo scivolamento verso la barbarie; per questo ringraziamo tutti coloro che hanno voluto partecipare, nonostante il meteo avverso, ed auspichiamo che un più forte e proficuo rapporto si possa instaurare fra le forze storiche dell’antifascismo savonese, per creare inclusione e coesione intorno ai principi Costituzionali.
Ringraziamo i Sindaci dei diversi Comuni che erano presenti alla manifestazione; per tutti nominiamo il Sindaco di Savona – città capoluogo – Ilaria Caprioglio che ha dimostrato, come gli altri Sindaci ed amministratori, coerenza con i principi e i valori sui quali ogni amministratore pubblico ha giurato: la Costituzione nata dalla Resistenza e dalla vittoria sul nazifascismo.
Il Comitato provinciale dell’ANPI di Savona