Finale Ligure. Entro una settimana si conoscerà la sorte della direzione di Finale Ambiente, dopo le dimissioni presentate da Silvio Ascoli ai primi di ottobre. La società partecipata finalese ha già provveduto ad inoltrare la manifestazione di interesse per stilare una nuova graduatoria, con richiesta inviata al secondo, terzo e quarto classificato, come punteggio, nel precedente bando. Se tra questi, nessuno sarà disponibile, allora si dovrà procedere ad un nuovo bando per il direttore generale.
E se il presidente di Finale Ambiente Fulvio Carzolio non vuole entrare nelle polemiche, anche politiche, sulla direzione della partecipata finalese, assicura: “Le linee di indirizzo sul capannone, i nuovi mezzi e nuovo personale andranno regolarmente avanti, non ci sarà alcun intoppo o problema. L’attuale direttore garantirà il servizio fino a dicembre, in seguito vedremo per la successione sulla base dell’iter avviato”.
“Tra l’altro, a livello di funzionalità e operatività, come previsto dallo statuto, le deleghe del direttore possono essere assegnate al presidente. Da questo punto di vista mi sento di rassicurare i finalesi, anche sull’inizio della raccolta differenziata spinta a Finalpia” aggiunge Carzolio.
Tuttavia la società partecipata finalese resta nel mirino dell’opposizione, ed in particolare del movimento civico Finale Ligure Viva, critico sulla direzione, il nuovo capannone e le decisioni assunte dall’amministrazione comunale.
Nel corso della giornata di ieri il consigliere del gruppo misto Sergio Colombo ha svolto un sopralluogo nelle aree nelle quali dovrebbe sorgere la nuova sede della società partecipata finalese, dopo il via libera dalle banche e un progetto approvato. “Sono passato davanti a quella che avrebbe già dovuto essere la nuova sede di Finale Ambiente. Versa ancora nelle stesse condizioni di quando è stata acquistata” afferma Colombo.
Il movimento civico finalese non manca poi di sottolineare il caos generato dalle dimissioni del direttore Silvio Ascoli: “La società Finale Ambiente è in procinto di cambiare ancora direttore (è il terzo di questa amministrazione comunale) nonostante che nell’ultimo bando era stato alzato parecchio il suo compenso”.
Il consigliere di Finale Ligure Viva sottolinea: “Mi pongo alcune considerazioni sulle quali è opportuno fare valutazioni e conclusioni: perché a pochi mesi dalla fine del mandato amministrativo non mettere un amministratore unico (si risparmierebbe parecchio) considerando anche che dal 2020, come è già stato per l’acqua, ci sarà un unico gestore per raccolta rifiuti. In Provincia è già iniziato l’iter ed è un percorso definito anche in relazione alla normativa regionale”.
“L’amministrazione comunale di Finale Ligure ha allungato la convenzione alla Finale Ambiente fino al 2030. Unico comune in tutta la provincia: difatti tutti gli altri comuni aspettano il 2020…”.
“In ultimo, non posso non fare un plauso ai dipendenti e agli operatori della partecipata che, nonostante le precarie condizioni, hanno consentito di ottenere buoni risultati nella raccolta differenziata a Finale Ligure” conclude Colombo.