Chiarezza

Farmacia di Borghetto, indagato anche l’ex presidente. Le minoranze: “Il sindaco dica cosa sta succedendo”

"Il fatto che l'avvocato Bonifacino dovrà difendersi dall'accusa di abuso d'ufficio rende ancor più grave quello che sta succedendo in questi giorni"

farmacia comunale Borghetto

Borghetto Santo Spirito. “Il fatto che l’avvocato Alberto Bonifacino, più volte definito dal sindaco Giancarlo Canepa come persona che avrebbe difeso gli interessi di Borghetto e dei borghettini, dovrà difendersi dall’accusa di abuso d’ufficio rende ancor più grave quello che sta succedendo (o per meglio dire che non sta succedendo) in questi giorni nel palazzo comunale”. Così i consiglieri di minoranza Giancarlo Maritano e Maria Grazia Oliva (lista civica “In Cammino”) e Pier Paolo Villa e Daniela Guzzardi (lista civica “Liberiamo Borghetto”) commentano la notizia, diffusasi nelle ultime ore, secondo cui l’ex presidente di Sael sarebbe indagato dalla Procura di Savona nell’ambito dell’inchiesta riguardante le presunte irregolarità della perizia che ha contribuito a stabilire la base d’asta per la vendita della stessa farmacia.

Come noto, qualche mese fa Bonifacino ha lasciato il suo incarico di presidente della società speciale che gestisce la farmacia comunale di Borghetto per andare a ricoprire l’incarico di presidente di Servizi Ambientali, che gestisce il depuratore consortile delle ex cave di località Cappellotti a Borghetto. I patti parasociali tra i due soci di maggioranza della partecipata, cioè Loano e Borghetto, stabiliscono che al Comune di Loano spetta la designazione dell’amministratore delegato (ora Alessandro Vignola) mentre al Comune di Borghetto spetta la scelta del presidente. Bonifacino è anche presidente di Ponente Acque, la società nata dalla “fusione” di Servizi Ambientali e Sca srl e che, nei piani, avrebbe dovuto gestire il terzo Ato idrico savonese.

Bonifacino deve rispondere dell’accusa di abuso d’ufficio: secondo quanto accertato, gli uomini della Procura stanno approfondendo le eventuali irregolarità nell’assegnazione, ad uno studio varazzino, dell’incarico peritale. Nei giorni scorsi nel registro degli indagati era finita Serena Venturino, responsabile dell’omonimo studio di consulenza di Varazze incaricato proprio di redigere il documento.

A seguito della seconda iscrizione nel registro degli indagati, oggi i consiglieri attaccano la maggioranza del sindaco Canepa: “Dopo aver ricevuto da parte della minoranza una richiesta urgente di convocazione del consiglio comunale, il sindaco ha fino ad ora preferito convocare solo una commissione capigruppo, alla quale peraltro due capigruppo su tre avevano preventivamente annunciato di non partecipare. A questo punto contiamo che questo ennesimo sviluppo porti agli atti doverosi che tutti si aspettano”.

“Nell’attesa di conoscere come evolverà la situazione e di sapere che decisioni prenderà l’avvocato Bonifacino, noi consiglieri torniamo a chiedere con forza al sindaco Canepa la convocazione del consiglio comunale, all’interno del quale riferisca urgentemente ai consiglieri e alla cittadinanza su quanto sta accadendo, in modo particolare sulle preoccupanti dichiarazioni ed esternazioni da lui fatte sugli organi di stampa”.

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