Albenga

Delegazione di commercianti al fianco degli ambulanti: “No al trasferimento del mercato”. E parte la raccolta firme

I titolari delle attività di via Dalmazia: “Il mercato influisce sui nostri incassi: il trasloco è una scelta sbagliata”

Albenga. “Questo mercato non s’ha da spostare. E non si sposterà”. All’ombra delle torri ingaune, e in particolare in via Dalmazia, si infiamma ulteriormente il dibattito, non più solo politico, intorno al “trasloco” (già dato per certo dall’amministrazione comunale) del mercato settimanale cittadino sul Lungocenta.

E con l’espressione, seppur rivisitata, tanto cara a Manzoni, si potrebbe racchiudere con tono goliardico quella che è una reale presa di posizione, non più “esclusiva” degli ambulanti che il mercato lo compongono bensì anche di tanti commercianti le cui attività si affacciano su via Dalmazia.

Proprio una di queste, precisamente il bar “La Caffetteria”, in accordo con altri commercianti e gli ambulanti, ha deciso di lanciare una petizione per il mantenimento del mercato nella sua sede attuale. E si contano già decine di adesioni.

Raccolta firme mercato

“Abbiamo deciso di lanciare la raccolta firme, – hanno spiegato da ‘La Caffetteria’, – perché non siamo assolutamente d’accordo con la decisione del Comune. Non crediamo che il mercato in via Dalmazia, per un giorno a settimana, crei grandi problemi, né in termini di sicurezza né di viabilità. Da tanti anni è qui e non si sono mai palesate problematiche del genere”.

“Anzi, siamo convinti che ne creerebbe molte di più sul Lungocenta, dove all’inizio e alla fine della via sono presenti ben due scuole, con tutti i problemi di viabilità che ne conseguono. Molti clienti hanno sposato questa causa e ci hanno detto che, in caso di ‘trasloco’, non si recheranno più al mercato perché difficilmente raggiungibile”.

E c’è chi, tra i commercianti di via Dalmazia, sarebbe anche pronto a prendere provvedimenti concreti, e per certi versi “drastici”, nel caso in cui il “trasloco” divenisse realtà.

“Il mercato deve rimanere qui, – hanno affermato i titolari del Terry Caffè. – In settimana, con i tempi che corrono, il pomeriggio non si fa praticamente niente e la mattina si lavora poco. Il mercato per noi è una benedizione. Ci toglie qualche pensiero e ci fa dormire tranquilli almeno una volta la settimana. Questa, senza mercato, è una via morta. Se dovessero spostare davvero i banchi allora andremo altrove: nel caso, di certo fuori da Albenga”.

Inoltre, secondo altri, con lo spostamento sul Lungocenta si verrebbero a creare anche altri tipi di problemi che, seppur all’apparenza di poco conto, alla lunga potrebbero rappresentare seri ostacoli all’attività degli ambulanti.

“Sul Lungocenta non ci sono attività commerciali, – hanno tuonato dal caffè Peter Pan. – Se un ambulante dovrà andare in bagno a chi chiederà? Gli uomini possono anche arrangiarsi, ma le donne? Se i clienti vorranno un caffè dove lo potranno prendere? D’inverno sarebbe impraticabile: gli ambulanti non possono lavorare un mese l’anno. L’amministrazione comunale non sta facendo gli interessi di Albenga in questo caso. Le persone non possono spostarsi fino al Lungocenta: un’uscita sbagliata da parte del Comune”.

Tanti, dunque, i problemi, piccoli o grandi, evidenziati in relazione  allo spostamento del mercato, ma anche per i commercianti c’è una sorta di “minimo comun denominatore”: l’incasso. A spiegarlo, il titolare della gelateria Crema, che è sceso nei dettagli, cifre alla mano, per spiegare quanto la presenza o meno degli ambulanti influenzi gli incassi delle attività.

“Per l’andamento delle aziende, dei bar, delle panetterie, delle gelaterie e via discorrendo, il ‘trasloco’ del mercato settimanale influirebbe particolarmente sul bilancio, – ha spiegato. – Le percentuali di incremento di incasso nel giorno del mercato settimanale possono variare tra il 30 e il 50 per cento: sono numeri importanti per noi: sarebbe sicuramente una grave perdita”.

Infine, parola a Mauro Vico, portavoce degli ambulanti, che ha accolto con favore la presa di posizione dei commercianti e dei residenti: “La raccolta firme per evitare lo spostamento del mercato indica come questa non sia solo una presa di posizione degli ambulanti. Anche i commercianti e numerosi residenti di via Dalmazia la pensano come noi e sono contrari al ‘trasloco’ sul Lungocenta”.

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