Pattinaggio corsa

Bronzo olimpico per Giorgia Valanzano: storica medaglia ai Giochi giovanili

Giorgia Valanzano, spezzina in forza al Gruppo pattinatori savonesi, ha conquistato la prima medaglia olimpica azzurra nella storia del pattinaggio

Savona. Giorgia Vallanzano, savonese d’adozione sportiva, protagonista internazionale: suo il contributo alla storica doppietta del pattinaggio alla sua prima apparizione ai Giochi olimpici giovanili di Buenos Aires, in svolgimento in questi giorni.

Seconda giornata ricca di appassionante sport e mille emozioni per questo momento storico del pattinaggio a rotelle: le gare andate in scena sono state le 500m+D strutturate in tre fasi: quarti di finale (due manche con tre skater e due batterie con quattro skater), semifinali (due batterie con quattro skater), finale (quattro skater). Il primo via è stato dato alle 10.00 ora locale, i quarti di finale suddivisi in quattro batterie per le donne e quattro per gli uomini.

Buone le prove di Giorgia Valanzano (Gruppo Pattinatori Savonesi) e Vincenzo Maiorca (Olimpiade Pattinatori Siracusa) ed entrambi gli azzurri hanno conquistato la semifinale. L’azzurra gareggiava con un’olandese, una tedesca e una thailandese e ha condotto per tutta la gara, arrivando prima con un tempo di 49”868 seguita da Marit Van Beijnum (Ned) con 50”023, Carolina Ferreira (Por) con 50”149 e Patjira Srisathitha (Tha) con 52”350.

Anche Vincenzo Maiorca ha tenuto banco per tutta la competizione, gareggiando contro un olandese, un cinese e un venezuelano e vincendo con ampio margine con un tempo di 46”862, seguito da Merijn Scheperkamp (Ned) che ha chiuso con 46”945, Chen Tao (Chn) con 47”066 e Rodriguez (Ven) con 47”309.

Poi è stato il momento delle semifinali e anche qui Giorgia ha sostenuto una discreta gara, giungendo seconda dietro a Kuanchih Wang di China Taipei, seguita poi dalla cilena Ashly Catalina Marin Torres e dall’olandeseMarit Van Beijnum (Ned). Meglio la performance di Maiorca che, condotta tutta la gara, ha chiuso in prima posizione contro l’olandese Merijn Scheperkamp, l’argentino Nahuel Schelling e il coreano Jongjin Cheon. Tutti e due hanno conquistato così un posto nelle finali.

Nella finale femminile la Valanzano deve battersela con Gabriel Isabela Rueda Rueda (Col), Kuanchih Wang (Tpe) e Honorine Barrault (Fra). La gara è stata molto emozionante e ha visto Giorgia condurre in prima battuta per poi proseguire con un avvincente testa a testa tra lei e l’atleta colombiana. Alla fine dei due giri è la colombiana a spuntarla, seconda Giorgia, terza l’atleta di Cina Taipei e quarta la francese. La Valanzano, grazie alla somma dei punteggi anche delle gare di ieri, si piazza a pari merito con la francese ma, a causa del miglior piazzamento della Barrault nella 5.000 m eliminazione, deve purtroppo accontentarsi della medaglia di bronzo.

1. Gabriel Isabela Rueda Rueda (Col) – Medaglia d’oro
2. Honorine Barrault (Fra) – Medaglia d’ argento
3. Giorgia Valanzano (Ita) – Medaglia di bronzo

Tra i maschi Maiorca si deve misurare con Chiawei Chang (Tpe), Merijn Scheperkamp (Ned) e Jhony Andres Angulo Reina (Col). Gara inusuale quella maschile: i quattro atleti rimangono compatti tra di loro e con poco scarto di distanza l’uno dall’altro fino a un giro dalla fine, momento in cui l’atleta colobiano sulla curva scendendo per spingere, incrocia la traiettoria dell’olandese e dell’atleta cinese che cadono inevitabilmente. Coinvolto nella caduta anche l’atleta colombiano. Tutti e tre si rialzano velocemente ma Maiorca approfitta del momento per portarsi in vantaggio rispetto agli altri e tagliare il traguardo per primo, seguito dall’atleta di Cina Taipei, dal colombiano e quarto arriva il francese. La classifica a punti consegna a Maiorca il secondo gradino del podio.

1. Jhonny Andres Angulo Reina (Col) – Medaglia d’oro
2. Vincenzo Maiorca (Ita) – Medaglia d’argento
3. Merijn Scheperkamp (Ned) – Medaglia di bronzo

La giornata si è conclusa con l’ emozionante cerimonia di premiazione, le medaglie olimpiche sono state consegnate agli atleti dal Presidente della World skate, nonché della FISR, Sabatino Aracu e dal principe Federico di Danimarca.

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