Provincia. È un fiume di eventi “in piena” quello che vivremo in questo primo vero fine settimana d’autunno in ogni principale località del Ponente savonese: tantissime manifestazioni, tutte ricchissime di appuntamenti e una più differente dall’altra, “scorreranno” abbondanti lungo il corso del calendario di venerdì 5 e sabato 6 ottobre.
Alassio si diverte a suon di buona musica con “When We Were Kids”. Andora sfrutta l’energia naturale per far volare al cielo le sue artistiche “creazioni” colorate: gli aquiloni. Celle Ligure si “immerge” nell’effervescenza delle bollicine delle birre artigianali più dissetanti della Liguria e non solo. Tempo di premiazioni, invece, a Finale Ligure, dove lo scrittore di fama internazionale Valerio Massimo Manfredi sarà proclamato nuovo Inquieto dell’Anno.
Viaggio a ritroso nel tempo con la rievocazione napoleonica di Loano e la giornata dei mezzi militari della Seconda Guerra Mondiale a Villanova d’Albenga e Alassio. “Viaggio”, invece, tra una “dipintura” all’altra nella “banca del territorio” a Savona. Ancora i colori, a Varazze, tinteggeranno una delle corse più divertenti del mondo.
Come sempre, dunque la nostra provincia offre di tutto e di più, eventi di tutti i tipi e per tutte le età, come potete anche vedere nella nostra imperdibile agenda IVG Eventi.

Alassio. Christopher Cross, Kid Creole and the Coconuts, Earth Wind and Fire è il favoloso trio di star protagonista della seconda edizione di “When We Were Kids”, la manifestazione che lo scorso anno ha infiammato la riviera di ponente e che si ripeterà sabato 6 ottobre alle ore 21 in borgo Barusso.
Dopo Tony Hadley, i Boney M e i Village People partono i preparativi per una nuova avventura che promette di ricreare e superare la magica atmosfera del 2017. Il palco sarà allestito in piazza Pacini, adatta ad accogliere la prevedibile “invasione” di fan. I tre gruppi sono autentiche leggende degli anni ’70 e ’80, decenni in cui espressero il loro meglio.

Christopher Cross è tra i pochi cantautori a poter vantare almeno quattro brani diventati a tutti gli effetti “evergreen”: la coinvolgente “Ride like the wind”, la sognante “Sailing”, la serenata a New York City di “Arthur’s theme”, dal film “Arturo”, (il titolo del pezzo è “Best that you can do”) e il ritmo di “Never be the same”, passando per altre hit come “Minstrel Gigolò” e “Say you’ll be mine”. Una voce inconfondibile che risuonerà con il suo particolare e amato tono acuto.

Kid Creole and the Coconuts sono vere icone della disco: con il loro look anni ’50 e un sound salsa caraibico molto distintivo dominarono a lungo le piste di quegli anni. Con una sezione fiati di forte supporto e la grande presenza scenica del loro frontman, ogni loro show dal vivo entusiasma e coinvolge il pubblico di ogni età. Ad Alassio non lesineranno i loro successi, come “Stool Pigeon”, “Annie”, “I’m not your daddy”, “Endicott” e l’immortale “Male curiosity”, parte della colonna sonora del film “Against all odds” (“Due vite in gioco”).
Gli Earth, Wind and Fire non hanno bisogno di presentazioni. “Boogie Wonderland”, “September”, “Fantasy”, “After the love has gone”: decine di Grammy Award, infiniti dischi di platino, intere settimane in testa alle classifiche di tutto il mondo. La formazione che si esibirà è capitanata da Al Mckay, che con il compianto Maurice White fondò il gruppo, scrivendone la maggior parte della musica. Sedici artisti di grande livello, veri miti nei loro strumenti, che compongono l’attuale formazione che dal vivo dà il meglio di sé.
E non è tutto. In pieno stile “WWWK”, infatti, non mancherà un aspetto enogastronomico di assoluto livello: Franciacorta sarà il vino ufficiale dell’evento e guiderà il pubblico in un percorso degustativo alla scoperta delle differenti tipologie. Come lo scorso anno, il Borgo Barusso sarà lo scenario della sezione food and beverage, con Franciacorta, il buffet di Svizzera Ricevimenti e con un show cooking di Ernst Knam, il “Re del cioccolato”.
E proprio Knam, il protagonista di “BakeOff Italia” e “Pasticcerie da Incubo”, non ha voluto farsi trovare impreparato e ha deciso di trascorrere ad Alassio le sue vacanze attorniato da famigliari e amici. “Per la verità da circa trent’anni trascorro le mie vacanze ad Alassio – spiega – C’è un bel mare e una splendida spiaggia di sabbia. È comoda da raggiungere da Milano dove spesso devo rientrare per lavoro e poi ci sono tantissime cose buone: il pesto, il Pigato… il mio amico Giampiero”.
“Venivo qui quando alla fine degli anni ’80, lavoravo al Relais&Chateaux La Meridiana di Garlenda: appena avevo qualche ora libera correvo in spiaggia a rilassarmi e divertirmi. Quando Giampiero mi ha detto cosa stava organizzando ho subito detto che ci sarei stato, che avrei dato una mano a creare questo evento pazzesco, perché lui è davvero un grande amico”.
In molti ricordano ancora la mousse di cioccolato del Perù: mandorle, frutto della passione, peperoncino e olio di sesamo tostato con cui aveva messo il sigillo sulla cena di gala dello scorso anno. “Quest’anno ci sarò ancora: farò uno show cooking di cioccolateria nel ‘villaggio’ enogastronomico di Borgo Barusso, e preparerò un finger food per l’aperitivo della cena gourmet e ovviamente il dolce”, conclude Knam.

Andora. La nona edizione del Festival degli Aquiloni prenderà vita sulle spiagge di Andora sabato 6 e domenica 7 ottobre: assisteremo alle straordinarie esibizioni dei club di aquilonisti che arriveranno dall’Italia e dall’estero per colorare le spiagge e il cielo con aquiloni giganti, acrobatici e artistici. Ci saranno spettacolari battaglie di Rokkaku (antichi aquiloni giapponesi) e golose piogge di caramelle volanti.
I colori saranno anche i protagonisti della terza edizione di “Colori in Corsa”, corsa podistica non competitiva con lancio di polveri colorate, con partenza domenica 7 ottobre alle ore 10 sul Molo Thor Heyerdhal.
Per non stare solo con il naso all’insù le spiagge ospiteranno giochi per famiglie e gruppi e anche in questa edizione non mancheranno le esibizioni sportive e di danza e le rievocazioni storiche a cura delle associazioni sportive e culturali locali. Per tutti stand con aquiloni e giochi d’aria e piccolo artigianato.
Con il patrocinio del Comune di Andora la manifestazione è organizzata dall’Associazione Albergatori di Andora e dal 30Kite Club con il supporto dell’Associazione dei Bagni Marini.

Celle Ligure chiude la stagione dei grandi eventi gastronomici con la seconda edizione di “Birricoli”: birre d’eccellenza e streetfood di qualità nel centro storico, venerdì 5 e sabato 6 ottobre. L’evento sarà realizzato ancora una volta dal Consorzio Promotur con il patrocinio del Comune e seguirà la formula collaudata dei grandi successi cellesi da Vin per Focaccia alla Notte Viola, passando per “Acciugalonga” e “Basilico Night”. Un ricco percorso gastronomico a cura di 13 locali del centro, ciascuno abbinato ad un birrificio per un viaggio da non perdere nel mondo delle birre di qualità.
La Bistronomia di Emi ospita l’Agribirrificio AltaVia, il primo microbirrificio agricolo nato in Liguria che ha sede nella borgata Badani, all’interno nel comune di Sassello, dove le birre sono prodotte in prevalenza con le materie prime che vengono coltivate nei terreni dell’azienda. Il Bar Focacceria I Giascia avrà un partner storico, sinonimo di birra artigianale italiana, Baladin, da Piozzo (CN): grazie all’estro e alla costanza di Teo Musso le birre artigianali sono arrivate sulle tavole dei grandi ristoranti, come nelle selezioni dei migliori pub e negozi ed oggi le birre Baladin sono prodotte con le migliori tecnologie che permettono di coniugare artigianalità e qualità.
‘A Lanterna sposa Maltus Faber, storico birrificio genovese, dedito alla produzione di birra artigianale di qualità, non pastorizzata né filtrata, che si trova in via Fegino 3, indirizzo storico, perché sede dall’inizio del ‘900 della Fabbrica di Birra Cervisia. 27 Food and Drink è abbinato al Birrificio Oltrepò di Pavia, nato in una grande terra di vini come l’Oltrepò Pavese, punto di partenza di un progetto che vuole coinvolgere in un percorso di crescita un territorio già ricco di eccellenze enogastronomiche.
Va all’estero ‘A Battigia con Lord Chambray Brewery, il primo e unico microbirrificio di Malta, per la precisione di Gozo, che in soli due anni ha dato alla luce cinque birre che vantano già riconoscimenti internazionali tra i più ambiti. L’Antico Bar Nazionale sarà abbinato con il Piccolo Opificio Brassicolo Il Carrobiolo, nato a Monza nel 2008 all’interno del Convento del Carrobiolo, primo microbirrificio della città, dopo la storica Birra Monza risalente all’inizio del ‘900, che produce con metodo artigianale birre non microfiltrate e non pastorizzate.

Due realtà locali per Ricky e Mary Pasta Fresca e per il Bar Milano, che proporranno rispettivamente il Birrificio El Issor di Sassello, secondo premio nella categoria birre affinate in botte, al concorso birra dell’anno 2018, e il Birrificio Charles di Altare, nato nel 2010 dalla passione per la birra di Carlo Garzoglio. Il Ristopub La Ghironda ospita Hibu Brewery, birrificio nato ufficialmente nel 2007 e sviluppato da una passione di Raimondo Cetani (il mastro birraio) sbocciata nel 1999 nel garage di casa: le birre sono tendenzialmente amare (la H di Hibu sta per home brewer, mentre ibu è l’unità di misura del lato amaro) da materia prima autoprodotta in circa 40 ettari di campi tra Lombardia e Basilicata.
Il Public avrà una doppia partecipazione: il Birrificio La Tresca e Crak Brewewry. Il primo è nato a Suno (NO) nel settembre 2011: in un territorio in cui l’acqua ha un’importanza fondamentale, e che è alla base della produzione di una birra sana e naturale, il Birrificio La Tresca realizza una birra artigianale prodotta con metodo tradizionale, non pastorizzata e non filtrata, senza lavorazioni industriali.
Crak Brewery, birrificio artigianale indipendente italiano dal 2015, è Birrificio dell’Anno 2018. Aperto nel 2014 a Campodarsego (Padova) da tre soci, Marco Ruffa, Anthony Pravato e Claudio Franzolin ha sbaragliato la concorrenza ed, oltre ad essere stato eletto miglior birrificio italiano, ha vinto un bronzo, un argento e tre ori: la Neipa DDH Amarillo conferma il talento per le birre super-luppolate, la pale ale Mundaka per le Session IPA, la Cantina BVO5, miglior barley wine del concorso, batte la celebre Xyauyù di Baladin a testimonianza del passaggio di consegne tra il birrificio di Piozzo guidato da Teo Musso e i ragazzi del padovano.
L’Hosteria La Pesca ospita Batzen Brau il birrificio altoatesino nato a Bolazano nel giugno 2012, che propone una gamma di birre che va dalla Bock al Barley Wine, dalle birre luppolate a freddo a quelle maturate in barili di legno, insomma tutto quello che un vero appassionato di birra può chiedere a una microbirreria. Per finire Bar 27 e Herrnbrau Bayerisches Festbier, che vanta una storia centenaria nella produzione di birre bavaresi: le origini dell’azienda risalgono, infatti, al XVII secolo, dalla fusione di una dozzina di birrerie di Ingolstadt, che si trova sul lato nordovest della Hellertau, la più grande zona di produzione tedesca del luppolo di qualità e non lontano da qui cresce la famosa qualità di orzo Jura. Ad Ingoldstadt è stata scritta la storia della birra: qui il Granduca Guglielmo IV emanò l’editto della purezza della birra, la più vecchia legge alimentare del mondo., valida ancora oggi.
Naturalmente tanti piatti in abbinamento, una bella rassegna di prodotti agroalimentari di qualità per tutta la giornata di sabato, tanta musica e giochi per bambini! Tra i piatti in degustazione Alette di pollo piccantine, Polpettine al sugo, Tire con salsiccia e wurstel, Panissa fritta, Patatine, Bocconcini di wurstel con salsa bbq, Focaccia al formaggio tipo Recco, Pizzata, Ghiaccioli di bovino, Caramelle di maiale con formaggio e prosciutto, Panini con porchetta di Ariccia IGP.

Finale Ligure. Un fine settimana ricchissimo di attività per “Terra Inquieta”, la manifestazione organizzata dal Circolo degli Inquieti di Savona. Venerdì 5 ottobre la giornata è dedicata a “Terra Libera”, una delle declinazioni con cui gli Inquieti hanno trattato il tema dell’anno.
Ospite è l’associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti nel 1995 e impegnata sin dall’origine ad opporsi alle mafie e a destinare ad uso sociale i beni confiscati ai mafiosi e ai corrotti: da allora moltissime le associazioni che sono entrate a far parte di Libera e altrettanti i risultati ottenuti riconvertendo i terreni e i beni confiscati alle mafie in progetti sociali che non solo hanno visto impegnati un altissimo numero di giovani ma hanno reso luoghi e spazi fruibili per i territori in cui insistono.
Protagonisti della giornata saranno anche gli studenti degli istituti superiori finalesi Migliorini e Issel. In programma uno spettacolo teatrale dedicato alla madre di Peppino Impastato.
L’intera giornata di sabato 6 ottobre avrà per titolo “Api di una Terra Inquieta”, a cura di Laura Bertolino, sarà dedicata al tema delle api e della biodiversità e arricchita dall’assegnazione di due premi importanti: il Premio Gallesio e l’Inquieto dell’Anno.
Un tema rilevante quello della biodiversità legata alle api, di cui, a parte gli specialisti, pochi sanno. Ma è alle api e alla loro funzione di impollinatrici che si deve da un lato l’esistenza della biodiversità, ovvero la coesistenza in uno stesso ecosistema di diverse specie animali e vegetali che crea un equilibrio grazie alle loro reciproche relazioni, dall’altra la possibilità di restituire a territori desertici o desertificati, a causa di disboscamento incontrollato, incendi e calamità, la vita.
Qualche anno fa il documentario “Un mondo in pericolo”, per la regia di Markus Imhoof, mostrò come nella contea di Hanyuan, in Cina, l’impollinazione degli alberi da frutta sia fatto a mano dagli uomini, essendo stati utilizzati per moltissimo tempo pesticidi che hanno fatto scomparire le api impollinatrici.
Nel corso della giornata perciò, oltre a mostre, attività di smielatura, assaggi guidati di mieli, sarà possibile capire di più sulla questione grazie alla conferenza “Il valore dell’ape per la salvaguardia della biodiversità”, durante cui verranno riportati i risultati di uno studio durato tre anni “Mediterraean CooBEEration”, un programma triennale che, partito nel febbraio del 2014, ha avuto lo scopo di sostenere l’apicoltura e il suo ruolo strategico per la salvaguardia della biodiversità, di migliorare la sicurezza alimentare e di favorire lo sviluppo socioeconomico in numerosi Paesi del Mediterraneo tra cui l’Algeria, il Marocco, la Tunisia, il Libano, i Territori palestinesi e l’Italia dimostrando perciò stesso l’importanza imprescindibile delle api.
Mediterraean CooBEEration ha avuto inoltre il merito di sviluppare un’importante ricerca scientifica sul ruolo delle api nel ripristino ambientale in aree degradate, che ha avuto luogo per la parte italiana in aree incendiate nelle colline di Vado Ligure (SV).

Alle ore 21 serata di premiazione dell’Inquieto dell’Anno, la manifestazione clou del Circolo degli Inquieti. Si tratta di un’attestazione pubblica al personaggio che, indipendentemente dai suoi campi di interesse o di attività, si sia contraddistinto per il suo essere inquieto. Un riconoscimento alla persona, al suo essere.
Quest’anno il premio di Inquieto dell’anno va a Valerio Massimo Manfredi. Archeologo, storico e scrittore, già docente presso l’Università Cattolica, l’Università di Venezia, la Loyola University of Chicago, l’Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano, Manfredi ha condotto importanti campagne di scavo archeologiche, pubblicato numerosi articoli e saggi in sede accademica e scritto romanzi di grande successo, tradotti in tutto il mondo.
Molto noto al pubblico per aver condotto con successo i programmi televisivi Stargate – Linea di confine e Impero, Manfredi è attualmente presente in libreria con Quinto Comandamento, il suo ultimo libro uscito ai primi di settembre, ambientato in quella terra inquieta che è stato il Congo dopo la liberazione dal colonialismo belga nei primi anni 60. Tema quanto mai attuale e scottante che serve a gettare una luce su sconvolgimenti che sono ancor oggi il frutto di conflitti feroci causa di tante migrazioni che trovano sulle nostre sponde una dolorosa tappa.
La serata, condotta da Francesco Cevasco, giornalista del Corriere della Sera, vedrà Valerio Massimo Manfredi a colloquio con il poeta imperiese Ito Ruscigni.

“Terra Inquieta” si concluderà domenica 7 ottobre. Alle ore 17 lo spettacolo “Perché le navi hanno un’anima” con Eleni Molos e Luca Mauceri, storici collaboratori di un grandissimo Inquieto recentemente scomparso. Lo spettacolo ricorderà Guido Ceronetti attraverso stralci di scritti e spezzoni di spettacoli tratti da quelli realizzati con la compagnia Il Teatro dei sensibili, fondata dallo scrittore torinese, offrendo così l’occasione a Finale, che lo aveva calorosamente accolto nel 2012, quando gli venne consegnato il premio Inquieto dell’Anno, di omaggiare un intellettuale che dell’inquietudine aveva fatto la propria essenza.

Riporterà Loano indietro di oltre duecento anni fino al tempo delle battaglie navali dell’epoca napoleonica la rievocazione storica in programma dal 5 al 7 ottobre. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato comunale a Cultura e Turismo e organizzata dall’associazione “51eme Demi Brigade de Bataille” di Loano, coinvolgerà le migliori unità di re-enactment d’Europa, che per tre giorni faranno ripiombare la Città dei Doria nell’epoca degli scontri (al largo e sulla costa) tra le truppe francesi e quelle inglesi con l’utilizzo di abiti, armi e attrezzature utilizzate all’epoca. Tali scontri si protrassero per tutto il periodo napoleonico, dal 1794 e fino al 1815.
La rievocazione fa un balzo indietro fino al 1812, anno in cui l’Italia del nord ovest (Liguria, Piemonte, parte della Lombardia, la Toscana e parte del Lazio) viene annessa all’Impero Francese di Napoleone I. Il resto del nord fa parte del Regno d’Italia retto da Napoleone I, che il 26 maggio 1805 si è incoronato re nel Duomo di Milano ponendo sul proprio capo l’antica Corona Ferrea dei sovrani Longobardi, da sempre custodita nel Duomo di Monza.
L’armata francese è impegnata nella rovinosa campagna di Russia: nel giugno 1812 Napoleone vi entra varcando il Njemen alla testa di 500 mila uomini; il 10 dicembre farà ritorno con poco più di 37 mila soldati. Nel frattempo il Mediterraneo è solcato dalla flotta inglese, che cerca di interrompere e rendere difficoltosi i traffici e i rifornimenti francesi che avvengono via mare. Innumerevoli sono le azioni di incursioni e sabotaggio messe in atto su tutta la costa della nostra penisola, da Ventimiglia a Trieste, ininterrottamente del 1796 al 1814.
Nel 1796 l’allora comandante Nelson catturò quattro vascelli francesi che si erano rifugiati nella rada di Loano: questo episodio è importante per comprendere la situazione strategica e politica della Liguria, visti i personaggi scesi in campo. E’ del 2016 la scoperta, a 70 metri di profondità e a circa mezzo miglio al largo tra Noli e Finale Ligure, dei resti della famosa battaglia navale del marzo 1795 “battaglia di Capo Noli”, detta anche “battaglia di Genova”. Questo scontro fece emergere l’abilità di stratega dell’allora capitano e futuro ammiraglio Horatio Nelson, che al comando del vascello da 64 cannoni “Hms Agamemnon” proprio a Capo Noli ottenne la sua prima importante personale vittoria guadagnandosi la promozione al comando di squadra.

La rievocazione di quest’anno ricostruisce a grandi linee gli eventi che avvennero in quegli anni sul territorio di Loano e del ponente savonese e che videro personaggi d’importante caratura scrivere parte della nostra storia. La manifestazione prenderà il via venerdì 5 ottobre: alle 14 inizierà l’allestimento dei campi dei soldati presso i Bagni Miramare, i Bagni Delfino e i Bagni Kursaal; alle 16 le truppe saranno in libera uscita e “perlustreranno” il centro storico; a partire dalle 20 inizieranno le “ronde” per la città.
Sabato 6 ottobre alle 9.30 si terrà l’assemblea generale in piazza Italia; alle 10.30 per le vie del centro storico inizieranno le manovre di ddestramento a cura dei capi reparto. Alle 15.30 avverrà lo sbarco delle truppe inglesi presso i Bagni Virginia, Nettuno e Lampara: ciò darà il via ai primi “scontri” nelle vie del centro. Alle 17 le truppe francesi si ritieranno nel loro campo e le truppe inglesi si raduneranno in piazza Italia, dove avverrà anche l’alzabandiera della Union Jack. La giornata si concluderà alle 20.30 con la libera uscita e le “ronde” delle truppe per la città.
La giornata di domenica 7 ottobre inizierà alle 9 con l’adunata e la cerimonia di alzabandiera in piazza Italia. Alle 10.30 ci sarà il contrattacco francese mentre alle 11 la nave Pandora andrà alla fonda davanti alla spiaggia di Loano. Alle 11.30 le truppe inglesi abbandoneranno definitivamente la costa dando fine alle ostilità. La manifestazione si concluderà ufficialmente alle 13.

Savona. Sabato 6 ottobre Carige parteciperà alla XVII edizione di “Invito a Palazzo”, la manifestazione organizzata a livello nazionale dall’Associazione Bancaria Italiana allo scopo di rendere fruibile al pubblico il prezioso patrimonio artistico delle banche italiane. Anche quest’anno il Gruppo Carige aprirà le porte di numerose sedi storiche dislocate in tutta Italia.
Nella sede dell’Area Savona-Imperia, in corso Italia 10, Carige offrirà al pubblico l’opportunità di visitare la mostra “Emilio Scanavino e il suo Alfabeto”, in cui verranno esposte diverse opere del pittore che operò a lungo nel territorio savonese con il suo atelier di Calice Ligure, che divenne punto di riferimento per numerosi artisti negli anni Sessanta.

Silvia Bottaro, curatrice della mostra, critica d’arte e presidente dall’Associazione Culturale “Renzo Aiolfi”, ha selezionato, tra le numerose opere di Emilio Scanavino appartenenti alla collezione della banca, quelle che meglio rappresentano l’intensità del messaggio del pittore. L’esposizione presenta al grande pubblico e ai tanti savonesi appassionati cultori di Scanavino alcune tele pressoché inedite rappresentative di un linguaggio, un “Alfabeto”, artistico universale che esprime con intensità l’inquietudine e la tensione dell’uomo contemporaneo.
“Al di fuori di ogni moda imperante e con grande coerenza Scanavino porta avanti tutta la vita una ricerca vitalistica di matrice esistenziale composta di cifre, alfabeti, grovigli, segni, geometrie – commenta Bottaro – Attraverso un attento esame dei suoi segni-simboli si coglie l’unità dell’uomo artista: il segno è il messaggio del suo lavoro che ci rimanda alla sfera dell’inconscio o dell’irrazionale. Le sue opere sono eventi psichici nelle quali si leggono le angosce dell’uomo di oggi con i suoi problemi ed i suoi disegni di fronte ai grandi misteri della vita”.
“Emilio Scanavino e il suo Alfabeto” – Invito a Palazzo in Banca Carige

Beach Color Run ritorna a Varazze nel pomeriggio di sabato 6 ottobre all’interno della manifestazione Varazze Outdoor Fest. Organizzata da Star Event Colors la Color Run si snoda lungo 5 km sulla spiaggia di levante, dal Molo Marinai d’Italia fino al Molo Santa Caterina. Si può partecipare alla Color Run preiscrivendosi sul sito web www.starteventscolor.it oppure direttamente sabato 6 ottobre sul Molo Marinai d’Italia presso lo stand iscrizioni a partire dalle ore 10 del mattino. La partenza della corsa avverrà alle 17.
Al momento dell’iscrizione sul Molo Marinai d’Italia verrà fornito il kit manifestazione comprendente la maglia dell’evento e i colori. Il costo è di € 20 per gli adulti, € 10 per i bambini, € 5 per i bambini sotto i 6 anni.
Ma la Beach Color Run non è solo corsa, è anche divertimento. Alla linea d’arrivo, infatti, si potrà ballare e festeggiare di fronte al palco del Molo Marinai d’Italia, un vero e proprio Color Village, dove un dj set vi accompagnerà fino alle ore 24.
“Con grande entusiasmo Varazze attende il ritorno di the Beach Color Run dice Marco D’Aliesio, presidente di Vaze Free Time, organizzatore dell’intera manifestazione dedicata agli sport all’aria aperta. La corsa si svilupperà sulla spiaggia di levante ed è l’evento che insieme alla E-Enduro dà il via al Varazze Outdoor Fest”.
Beach Color Run – La spiaggia di levante si inonda di colori

Villanova d’Albenga/Alassio. Chi l’ha detto che l’estate è finita? A Ponente l’estate non finisce mai e lo dimostra il fitto programma di eventi in programma per il primo fine settimana di ottobre. Come ASI MiliShow – Raduno dei Veicoli Militari, con base a Villanova d’Albenga ma che nella giornata di domenica si trasferirà ad Alassio per una mostra – sfilata sicuramente peculiare. La manifestazione dedicata ai veicoli militari porterà sulle nostre strade e piazze mezzi rari e interessanti che normalmente è possibile ammirare solo nei documentari o nei film bellici.
I veicoli militari sono depositari di grandi innovazioni tecniche e memorie storiche che, seppur drammatiche, sono degne di essere preservate e trasmesse ai posteri, a ricordo di un passato che, ci auguriamo, non si ripeterà più. Asimilshow è organizzato dalla Commissione Veicoli Militari e vi parteciperanno decine di appassionati e soci Asi provenienti da tutta l’Italia.
L’arrivo è previsto per il primo pomeriggio di venerdì 5 ottobre a Villanova d’Albenga. Dopo gli accreditamenti i radunisti faranno visita al centro della località ponentina. Sabato 6 ottobre mattina trasferimento in aeroporto per una esibizione dei velivoli storici Asi. Quindi partenza per Testico, paesino dell’entroterra savonese. Nel pomeriggio trasferimento alla Madonna della Guardia con successiva visita alla chiesa. Quindi rientro all’ippodromo di Villanova.
Per domenica 7 ottobre il programma prevede la visita ad Alassio dove i radunasti sono attesi, provenienti dalla strada panoramica della Puerta del Sol verso le dieci del mattino. Per loro una vera e propria sfilata da viale Gibb fino a piazza Partigiani per poi immettersi in via Dante. Una breve sosta davanti al Muretto, poi giù verso la spiaggia su passeggiata Grollero.
Contemporaneamente dalla vicina base di Villanova d’Albenga decolleranno per un rapido show davanti al litorale alassino una decina di velivoli della Seconda Guerra Mondiale. I mezzi di terra poi risaliranno da via Torino e attraverso via Dante e via Diaz risaliranno la panoramica per ritornare all’Ippodromo di Villanova d’Albenga.
Saranno oltre cinquanta i mezzi militari d’epoca, per lo più appartenenti alla Seconda Guerra Mondiale, principalmente jeep e mezzi blindati armati. Ci sono anche dei veri e propri carri armati ma non sfileranno in strada e saranno nell’esposizione dinamica prevista nei tre giorni all’Ippodromo di Villanova d’Albenga.