Genova. “Una donna è morta ad Albisola, investita da un cornicione che si è staccato durante una delle raffiche di vento più forti: questo ci porta a esprimere cordoglio per la famiglia ma anche a ricordare che davvero, in una situazione come quella che sta interessando la nostra regione, bisogna mettersi al riparo ed evitare di uscire di casa, se non strettamente necessario”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante il punto stampa di protezione civile di questa sera nella sede di Arpal.
Dopo le precipitazioni che si sono susseguite per tutta la notte e per la giornata e dopo un parziale rientro dei timori di esondazioni, ora a fare davvero paura è il mare, che già ha iniziato a provocare danni, sulla costa di ponente e quella di levante.
“Le onde potrebbero superare gli 8 metri, con un’intensità e una forza che ricorderanno la mareggiata del 2000, se non mareggiate più lontane nel tempo, questo ci preoccupa moltissimo dal punto di vista meteorologico e della protezione civile”, continua Toti, supportato da Elisabetta Trovatore, direttrice del Centro Funzionale Meteo-Idrologico dell’Arpal. “La mareggiata purtroppo è in ulteriore aumento e lo sarà fino alle prime ore di domani mattina, oltre all’altezza possiamo osservare un periodo d’onda lungo, sugli 11 secondi, questo significa che le onde sono particolarmente energetiche”.
Preoccupazione anche per il vento, che oggi ha toccato punte di 180 chilometri orari sui crinali, e superato i 100 sulla costa.
“Ma non è finita, se domani potremo avere una parziale attenuazione dei fenomeni – dice l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone – mercoledì è attesa una nuova perturbazione “di rientro”, meno intensa, ma che dovremo monitorare con attenzione”. Da domani la Regione Liguria inizierà con la computa dei danni speditivi.