Varazze. “Con Carlo Pizzorno abbiamo trascorso la vita sportiva insieme, il nostro rapporto umano e calcistico va avanti da oltre un trentennio, la sua scomparsa mi addolora profondamente”.
Aldo Lupi è visibilmente commosso, quando ci parla dell’amico Carlo Pizzorno, al quale era legatissimo: “Pizzorno, nel lontano 1983, in qualità di direttore sportivo del Cengio, mi ha contattato e convinto ad allenare i granata – dice Lupi – abbiamo vinto il campionato di Prima Categoria, salendo in Promozione, sono restato a Cengio per tre anni”.
“Dopo aver smesso la carriera da allenatore – continua Lupi – dal 2000 e per dieci anni, con le funzioni di direttore sportivo e generale, ho lavorato, con Pizzorno, alla Cairese, vincendo alcuni campionati, mentre lo scorso anno ho fatto parte dell’Olimpia Carcarese, di cui era il presidente”.
Che uomo di sport era Pizzorno?
“Carlo masticava calcio come pochi sanno fare, conosceva tutti i giocatori ed era un grande organizzatore, era una autentica miniera di idee, basti pensare all’organizzazione dei tornei internazionali giovanili, nei quali è riuscito a portare in Val Bormida, oltre alle migliori squadre italiane, anche team del calibro di Barcellona e Ajax Amsterdam”.
“Tra noi c’era molto dialogo, ci confrontavamo sempre, eravamo molto legati – conclude Aldo Lupi – con Carlo se ne va un pezzo della mia vita”.
Fatica, impegno, dedizione, passione, professionalità, equilibrio, coraggio, rispetto per gli altri, sono stati i momenti che hanno contraddistinto l’unione sportiva di Aldo Lupi e Carlo Pizzorno: storie di sport e di vita, che hanno il potere di unire le persone.