Alassio. “È stato un evento atmosferico eccezionale, forse il più intenso che abbiamo mai visto. Sapevamo dell’allerta, ma non eravamo preparati ad un fenomeno di questa portata”.
È questo il “minimo comune denominatore” che accomuna le parole dei titolari delle attività commerciali, dei locali e dei ristoranti dislocati sul lungomare di Alassio e in borgo Barusso che, ieri e oggi, nonostante la pioggia battente e il vento forte, per non parlare di un mare che continua a sferzare con forza la costa, hanno lavorato e stanno lavorando tutt’ora per riportare Alassio alla normalità.
La strada, soprattutto per alcuni, non sarà facile e diverse attività saranno sicuramente costrette a rinunciare al “ponte” imminente, che avrebbe sicuramente rappresentato quantomeno una boccata d’ossigeno e che invece, come affermato da alcuni, sarà un “dramma sul dramma” per diverse attività.
Ma i termini “sconforto” e “resa” sono di certo lontani dalle parole e dai pensieri dei proprietari dei locali coinvolti, ma anche dei titolari della attività ‘risparmiate’ che, con grande spirito di solidarietà, insieme ad alcuni cittadini, hanno imbracciato pale e carriole per spalare oppure hanno contribuito rifocillando (gratis) tutti coloro che erano al lavoro.

E i risultati del grande lavoro fatto sono evidenti perché, in meno di 24 ore, il lungomare è stato quasi completamente “pulito” dalla sabbia e da buona parte dei detriti (la restante è stata accatastata, per ora, in grosse pile ai lati della strada e nei vicoli), in attesa però dei nuovi fenomeni atmosferici, che si stanno abbattendo in Riviera propria in queste ore.
Risultati frutto di un grande “spirito di squadra” dal quale traspare un importante “senso di comunità”, come si evince anche dalle parole di Paolo Tranchida, titolare del ristorante “Fra Diavolo”: “La situazione, purtroppo, è quella che si è vista in questi giorni, ma il paese ha risposto in maniera esemplare e ci teniamo a rimarcarlo. Tutti hanno dato una mano, compresi titolari e dipendenti di altre attività non colpite dalla mareggiata. Possiamo solo dire grazie: siamo in ginocchio ma ci rialzeremo. Purtroppo, però, è solo la prima mareggiata e durante l’anno ne arriveranno altre: bisogna trovare un sistema per far fronte a questo tipo di emergenza e preservare le attività e il lungomare da eventi di questo tipo”.

“Non era la solita mareggiata alla quale eravamo abituati, – ha aggiunto Stefano Mannelli del FronteMare Movida, un’altra delle attività che hanno subito danni ingenti. – Il mare è entrato in tutte le attività sul lungomare. Io spero che in qualche modo riescano a darci una mano in termini di risarcimenti, trattandosi di una calamità naturale che ha colpito tutta la Liguria. Noi ci siamo rimboccati le maniche per fare il possibile, ma perderemo sicuramente il ponte. Avremmo dovuto fare un importante intervento di restyling del locale a gennaio, ma a questi punti potremmo anticiparlo e l’eventuale apertura potrebbe slittare a Natale, ma attendiamo i tecnici specializzati per fare valutazioni di questo tipo”.
Tra le attività maggiormente colpite, ci sono sicuramente il ristorante “Sol Ponente”, invaso letteralmente da acqua e detriti, ma anche il ristorante Sail Inn, dove oltre metà del depor esterno è stato di fatto “inghiottito” dal mare e risulta totalmente inagibile.
“Questo disastro ci ha presi impreparati, – ha affermato il titolare del Sail Inn Giampiero Colli. – Abbiamo ricevuto tutti danni enormi, ma credo che facendo coesione e aiutandoci ripartiremo al più presto. Sono colpi che ti mettono seriamente in ginocchio, questo è vero, ma abbiamo sempre dimostrato di riuscire a rialzarci e lo faremo anche questa volta”.
“Siamo stati avvisati dal Comune più volte sull’arrivo dell’allerta rossa, ma come potevamo immaginare una forza e una potenza del genere?, – ha dichiarato sconsolato Bruno De Blasio, titolare del ristorante Sol Ponente. – Ma per fortuna possiamo contare su tante persone che ci stanno dando una mano per farci aprire il prima possibile. Attendevamo con ansia il ponte imminente e non riuscire ad aprire in tempo sarebbe davvero un dramma sul dramma. Stiamo lavorando e pulendo in continuazione. Una cosa drammatica è che le assicurazioni non ci risarciranno perché la mareggiata viene considerata un evento eccezionale. Quindi dovremo pagare noi. Il Comune ci ha dato una mano e sta facendo il possibile, ma speriamo in un aiuto concreto dal Governo e dalla Regione”.
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