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A Vado Ligure 23 alloggi di social housing per famiglie in difficoltà: ecco i dettagli del progetto

La nuova palazzina verrà presentata ufficialmente mercoledì 10 ottobre: i lavori si concluderanno la prossima primavera

Fondazione Domus Vado Ligure

Vado Ligure. Verrà presentata ufficialmente mercoledì 10 ottobre la nuova palazzina di social housing realizzata grazie al partenariato pubblico privato tra Fondazione Domus e il Comune di Vado Ligure e che ospiterà 23 nuovi alloggi a canone agevolato.

La consegna definitiva del cantiere è prevista per la primavera del prossimo anno: “Sarà un progetto a finanziamento pubblico/privato senza precedenti sul territorio e di incredibile valore sociale nel contrasto al problema abitativo locale di famiglie e persone in situazioni di svantaggio economico e/o sociale”, spiegano dal Comune.

La Fondazione Domus nasce infatti nel 2014 a Savona, a seguito del connubio fra la “Fondazione Marino Bagnasco Onlus” e la “Fondazione Agostino De Mari – Cassa di Risparmio di Savona” con il solo scopo di solidarietà sociale e, più specificamente, con la finalità di rilevare e farsi carico del progetto di costruzione di una palazzina residenziale in Vado Ligure da destinare alla locazione a canone moderato e spazi pubblici.

La Fondazione Domus non ha scopo di lucro e non può distribuire, anche in modo indiretto, utili, avanzi di gestione, fondi o riserve. Gli ambiti di attività della Fondazione sono l’housing sociale e il welfare comunitario, ovvero l’insieme di azioni, iniziative e strumenti volti a favorire l’accesso delle persone svantaggiate a un contesto abitativo e sociale dignitoso.

Proprio l’antico legame economico che da generazioni unisce i soggetti promotori al territorio vadese, alimentandone il desiderio di poter a propria volta essere portatori di un vantaggio positivo per la comunità, è sicuramente il cardine ispiratore ed attuatore di quest’opera urbanistica, caratterizzata da un progetto innovatuvo, virtuoso, altruista e durevole di welfare comunitario, volto a favorire l’accesso delle persone svantaggiate ad un contesto abitativo e sociale di massima dignità.

La palazzina è composta da cinque piani fuori terra, con un superficie coperta di circa 500 metri quadri. Gli alloggi saranno dislocati dal primo al quarto piano, mentre al piano terreno sono previsti spazi condominiali ed altri locali in concessione temporanea all’asilo Don Queirolo. Gli alloggi realizzati sono 23 ed hanno tutti doppio affaccio, saranno termo-autonomi e con sistemi a risparmio energetico (pannelli solari a soddisfare il fabbisogno di acqua calda dell’edificio per usi igienico sanitari, e pannelli fotovoltaici sulla copertura piana a sostegno del fabbisogno di energia elettrica). Grazie alla scelta tecnologica ed innovativa del legno come materiale costruttivo per le strutture portanti dei piani residenziali, il costruendo edificio sarà fra i pochi in Italia di pari dimensioni e numero di piani realizzati in legno con tecnologia X-Lam e si distinguerà come prototipo in Liguria, con tale destinazione d’uso.

La Fondazione Domus dispone dei titoli edilizi per realizzare, su terreno posto in adiacenza alla chiesa di San Giovanni Battista acquistato per lo scopo dall’asilo infantile Don Queirolo, una palazzina composta da 23 alloggi da destinare alla locazione a canone moderato e spazi pubblici, in attuazione del “Programma di Riqualificazione Urbana per alloggi a canone sostenibile” denominato “Vado Centro”, approvato dal Comune nel 2009.

Per effetto delle intese sottoscritte tra Comune e Regione e delle Convenzioni stipulate tra Fondazione Domus e Comune, il vincolo di destinazione a social housing avrà la durata di 30 anni e le specifiche condizioni di locazione saranno fruibili da 23 famiglie in possesso dei requisiti necessari e individuate con apposito bando. Nell’ambito del programma è stata prevista l’erogazione a favore della Fondazione Domus, a titolo di parziale compensazione degli oneri sostenuti per la realizzazione dell’intervento a scopo benefico, di un finanziamento Stato/Regione di un milione e 26 mila euro, su un costo totale stimato dell’intervento di euro tre milioni e 102.944 euro.

Il progetto prevede la riqualificazione di un’area parzialmente degradata, posta in posizione baricentrica rispetto al tessuto urbano, nonché la creazione di nuove connessioni pedonali e ciclabili pubbliche al fine di migliorare l’accessibilità e la fruizione anche delle aree limitrofe all’intervento, creando una nuova connessione fra il popoloso quartiere residenziale gravitante su via Sabazia e Piazza San Giovanni Battista, ove sono ubicati il Municipio, la Chiesa ed i servizi centrali. Le aree contigue al fabbricato saranno altresì destinate a parcheggi pubblici e privati per le autovetture, nonché a verde pubblico e privato.

Dopo aver liberato l’area di cantiere dalle strutture preesistenti, è stata avviata un’importante campagna di scavi archeologici sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, che hanno consentito di portare alla luce i resti di un’antica fucina di epoca romana e di un pozzo. Conclusa la campagna di scavi sono state realizzate le fondazioni mediante pali di profondità ed il piano terra interamente in cemento armato. Sopra di esso sono ormai stati completati anche i quattro piani residenziali in legno ed il tetto. In questo momento in cantiere sono in corso le operazioni di rivestimento della struttura dell’edificio con l’isolamento a cappotto. Subito dopo verranno montati i serramenti, le strutture distributive lato monte ed infine gli impianti, le finiture interne e le opere esterne di urbanizzazione. La fine dei lavori è prevista per la primavera del 2019

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