Omicidio colposo

Tragedia di Case Lidora, la Procura indaga sulla morte dell’operaio caduto dal cestello elevatore

L'incidente si è verificato sulla provinciale tra Carcare e Cosseria: un camion ha urtato il braccio del mezzo sul quale lavorava la vittima

Carcare/Cosseria. Toccherà alla Procura di Savona ricostruire la dinamica dell’incidente mortale avvenuto questa mattina a Case Lidora nel quale ha perso la vita G.P., un operaio cinquantenne originario di Gravina di Puglia. Il pubblico ministero di turno Massimiliano Bolla, informato della tragedia, ha subito disposto una serie di accertamenti tecnici, che sono stati effettuati dagli ufficiali dello Psal, per chiarire eventuali responsabilità.

Sulla base dell’esito delle prime indagini il pm deciderà se disporre l’autopsia sulla vittima (al momento l’ipotesi sembra molto probabile) ed anche se aprire il fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti oppure no.

La tragedia si è verificata sulla strada provinciale che collega Carcare e Cosseria dove l’operaio stava effettuando un intervento di manutenzione all’illuminazione pubblica: l’uomo si trovava all’interno di un cestello elevatore dal quale è precipitato nel vuoto dopo che il braccio del macchinario è stato urtato dalla cabina di un camion. I soccorsi sono stati immediati ed i sanitari hanno fatto tutto il possibile per salvarlo (era anche stato mobilitato l’elisoccorso), ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.

Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, sembra che il camion transitando sotto il cestello elevatore (l’operaio era sospeso all’incirca al centro delle due carreggiate per riparare il sistema di illuminazione di un attraversamento pedonale) abbia urtato il braccio meccanico. Un colpo che ha fatto prima sbattere violentemente G.P. (che non era legato con una cintura di sicurezza) contro la protezione del cestello e poi, a causa dello spostamento del macchinario, lo ha fatto cadere nel vuoto.

L’attenzione degli inquirenti, oltre che nel ricostruire la dinamica, si è concentrata anche sulla segnaletica sistemata per indicare la presenza del cantiere. Da quanto trapelato, sembra che i cartelli posizionati a terra si trovassero molto a ridosso del cantiere e per questo motivo il camionista, che ha effettivamente allargato la sua traiettoria in prossimità della freccia posizionata sull’asfalto, potrebbe essersi reso conto soltanto all’ultimo della presenza dell’operaio. Al momento, quindi, le eventuali responsabilità per la morte dell’operaio sono ancora tutte da chiarire.

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