Seconda udienza

Omicidio di Janira, in aula parlano i genitori: “Alessio era geloso e le ha fatto terra bruciata intorno” fotogallery

In corte d'assise famigliari e amici della vittima hanno raccontato del rapporto tra la vittima e Alamia e della sua ossessione per lei

L’AMICA DEL CUORE E L’ULTIMA TELEFONATA

Alessia D. era una delle migliori amiche di Janira e nell’ultimo periodo la frequentava spesso anche perché frequentava con la vittima un corso per diventare volontario in pubblica assistenza. Nella sua deposizione ha raccontato delle liti tra l’amica e il fidanzato, alcune sfociate anche in aggressioni.

“Non mi piaceva affatto Alessio: lui era dipendente da Janira e sentiva sempre l’esigenza di stare con lei. Nell’ultimo periodo litigavano spesso, erano liti verbali ma anche fisiche: avevo notato dei lividi sul braccio di Janira e lei mi aveva detto che l’aveva afferrata Alessio. Lui si arrabbiava perché lei era ad Arenzano.

Janira mi diceva che lui era molto insistente dopo la fine relazione, la contattava, era possessivo e geloso. Alessio in un’occasione si era inciso il nome di Janira sul petto con un coltello. Non so se una lettera o il nome intero, ma lei me lo aveva raccontato. Dopo che si erano lasciati lui minacciava il suicidio.

Ci eravamo messe d’accordo perché la dovevo accompagnare a prendere la roba da Alessio. Sicuramente Janira aveva paura e per questo mi aveva chiesto di andare con lei. Alla fine, però, mi aveva detto che Alessio voleva che andasse da sola. Alle 19,35 mi ha risposto al telefono e mi ha detto “Ci sentiamo dopo”. E’ l’ultima volta che l’ho sentita. Avevo un tono triste.

Successivamente mi ha richiamato Alessio col telefono di lei, forse dopo circa 15 minuti, e mi ha detto che Janira aveva dimenticato il telefono da lui e che era in pullman che stava tornando a casa. Allora ho chiamato la mamma di Janira e siamo andati insieme al mio ex sotto casa di Alessio.

L’AMICO: “NON SI SENTIVA SICURA”

Samuele A. conosceva Janira da tanto tempo e avrebbe dovuto accompagnarla a casa di Alessio per prendere le sue cose.

“Non frequentavo Alamia perché non mi piaceva come persona e cercavo di evitarlo. Invece frequentavo Janira e ogni tanto mi raccontava qualcosa della sua relazione. Nell’ultimo periodo mi aveva raccontato che lui si era presentato ad Arenzano il giorno del suo compleanno, con una rosa, ed era infastidita e seccata quando mi diceva queste cose.

Il 7 aprile dovevamo vederci dopo il mio servizio in Croce Verde per andare a prendere la roba da Alessio e poi uscire. Janira ci aveva chiesto di andare con lei perché era intimorita, non si sentiva sicura. Quando quel giorno ho finito il mio turno però ho scoperto che era andata da sola a casa di Alamia”.

Il processo per l’omicidio di Janira proseguirà ad ottobre quando in Corte d’Assise saranno ascoltati gli ultimi testimoni citati dal pubblico ministero Elisa Milocco.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.