Lettera al direttore

Lettere

Lo stato fatiscente della A6

Viadotti Savona Paolo Forzano

Sono “ANNI” che sul ramo di autostrada A6 a scendere su Savona la società Verdemare vieta il transito ai mezzi al di sopra delle 44 tonnellate: per sicurezza! Sicurezza?

Evidentemente lo stato di salute dei viadotti è talmente malconcio che la società Verdemare per evitare “problemi” di crolli devia il traffico pesante sulle statali, che non sono assolutamente in grado di sostituire decorosamente un’autostrada.

E’ assurdo che si consenta a questa società di gestire ancora questa struttura fatiscente in questo modo e facendosi “pagare” il pedaggio. Ma ancora più assurdo riversare proprio quel traffico pesante, che sarebbe logico scorrere in autostrada, su strade statali poco adatte a questa tipologia ed a questa mole di traffico.

L’autostrada A6 verso Savona risale alla costruzione Fiat, fatta al risparmio sia come tracciato che come costruzione. Il percorso è molto tortuoso, con limiti assurdi di 70 km/h, e nonostante lo stato di “pericolo” i lavori di adeguamento vanno avanti col contagocce.

A Ferrania ho messo recentemente in evidenza un ponte molto ammalorato, e la società di gestione dell’autostrada si è attivata molto velocemente ad apprestare un cantiere per coprire con la modalità “stucco e pittura” le colonne con ferri in bando.

Non un lavoro per ripristinare correttamente la resistenza dei piloni, ma solo per coprire agli occhi della gente lo stato gravemente ammalorato dell’infrastruttura. Ieri sono stato a verificare che cosa stesse facendo questo cantiere, e successivamente sono andato fino a Millesimo.

Sono passato a Cosseria dove era da poco successo l’incidente mortale a quell’operaio che sostituiva una lampadina al passaggio pedonale, ed è stato investito da un TIR. Il Sindaco di Cosseria ha giustamente puntato il dito contro la società autostrade che vieta il passaggio dei veicoli oltre 44 tonnellate e riversa tale traffico sulle statali.

Ma oltre a puntare il dito bisogna fare di più: non possiamo farci devastare la vivibilità del territorio e sfondare le strade statali.

Dobbiamo pretendere di costruire un nuovo tratto autostradale realizzato in sicurezza. Pensiamo anche a “domani” quando questa strada sarà chiamate a sopportare il traffico Maersk!

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