Savona. Resta in carcere Sergio Merialdo, il cinquantasettenne residente a Noli arrestato sabato scorso con l’accusa di essere il responsabile degli incendi avvenuti negli ultimi giorni a Spotorno e Noli. Lo ha deciso il gip Alessia Ceccardi che questa mattina lo ha interrogato in tribunale.
Secondo quanto trapelato, Merialdo, che era difeso dall’avvocato Adriano Colombo, avrebbe fatto qualche ammissione sulle sue responsabilità rispetto ai roghi, ma senza motivare i suoi gesti.
Sulla base degli elementi raccolti in fase di indagine, i carabinieri della compagnia di Savona e del gruppo forestale hanno pochi dubbi sul fatto che sia proprio lui il piromane che nell’ultima settimana aveva appiccato diversi roghi nelle colline tra Noli e Spotorno.
Le indagini che hanno portato all’arresto di Merialdo erano partite dopo che, il 13 settembre scorso, un incendio aveva interessato le zone boschive di regione Groppino a Noli. Da subito la presenza di più focolai aveva fatto ipotizzare che non potesse trattarsi di fatti accidentali: gli inquirenti, infatti, avevano individuato ben otto diversi punti di innesco. Altri incendi si erano poi verificati nei giorni immediatamente successivi: il 17 settembre nella pineta di Spotorno, il 19 settembre nei boschi di località Ganduglia a Noli e il 20 settembre nelle aree verdi di via dei Pini a Spotorno. In occasione di ogni rogo, la segnalazione tempestiva dei cittadini e l’immediata attivazione della macchina dei soccorsi aveva consentito il rapido spegnimento delle fiamme scongiurando il pericolo che queste potessero propagarsi dalla vegetazione fino alle case.
L’allarme creato da questi incendi però era stato massimo e per questo i militari si erano impegnati da subito per identificare il responsabile. Il fermo era avvenuto quando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Savona, coadiuvati dai colleghi delle stazioni di Noli, Spotorno e dai carabinieri forestali di Vado Ligure, avevano predisposto un apposito servizio di osservazione sorprendendo il piromane mentre tentava di allontanarsi dalla pineta di Spotorno, subito dopo aver attivato un innesco incendiario costruito artigianalmente.
I militari lo avevano subito bloccato ed erano riusciti finalmente a dare un volto ed un nome all’autore dei numerosi incendi che hanno bersagliato le aree boschive di Spotorno e Noli nelle ultime settimane.