Savona. “La distruzione della lapide che ricorda i sette antifascisti fucilati per rappresaglia il 27 dicembre 1943 nel Forte della Madonna degli Angeli è un episodio di eccezionale gravità, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la liberazione dal nazifascismo e per la costruzione di un’Italia democratica”. A dirlo sono le organizzazioni antifasciste e democratiche di Savona, che ieri, venerdì 14 settembre, si sono riunite presso la sede dell’Isrec su invito di Anpi.
“Chiediamo una ferma condanna del fatto da parte delle Istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale, perché questo vile gesto non colpisce solo una parte politica, ma tutti i cittadini che si riconoscono nei principi della Costituzione repubblicana e che le istituzioni sono chiamate a rappresentare e tutelare”.
“Gli antifascisti savonesi non si lasceranno intimidire da simili provocazioni e si impegnano a ricollocare al più presto la lapide nella sua posizione e ad organizzare una manifestazione antifascista unitaria, per riaffermare l’identità antifascista di Savona, città medaglia d’oro della Resistenza”.
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