Uniti!

Tragedia A10, Mattarella: “Rigore nell’accertamento delle responsabilità”. Bagnasco: “Genova non si arrende” fotogallery video

Conclusi i funerali di Stato a Genova, tra dolore, commozione e richiesta di verità

funerali di stato per le vittime del crollo del ponte Morandi

Genova. “Quello di oggi è un dolore condiviso dall’Italia intera, il Paese tutto è unito a Genova e ai genovesi”. Sono state le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine dei funerali di Stato per le vittime del crollo del ponte Morandi. Almeno seimila persone hanno partecipato alla solenne cerimonia al padiglione blu della Fiera di Genova.

Sono arrivati in massa i genovesi, ma non solo. Un fiume di persone, tra autorità, rappresentanti di istituzioni, ma soprattutto gente comune ha invaso la Fiera di Genova. Un lungo applauso da parte dei famigliari e delle autorità già presenti, ha salutato i vigili del fuoco che hanno reso omaggio alle bare sistemate sotto all’altare.

Durante la mattinata il presidente della Repubblica ha incontrato proprio i vigili del fuoco, si è commosso di fronte alle macerie del crollo, dove si sta cercando ancora l’ultimo disperso, ha fatto visita ai feriti e, soprattutto, si è fermato a lungo a parlare con i parenti delle vittime che chiedono giustizia: “Si dovrà ricercare con forza e vigore l’accertamento delle responsabilità di questo crollo e di questa tragedia inaccettabile” ha detto Matterella ai microfoni dei giornalisti.

“Molte volte sono transitato su quel ponte, anche di recente… Per questo quanto accaduto impone una verifica accurata sulle cause del crollo e sulle responsabilità, oltre ad un impegno unitario sul fronte della sicurezza dei trasporti” ha aggiunto.

“Genova e i genovesi sono stati colpiti in maniera drammatica, lo Stato c’è e ci dovrà essere, in particolare sul fronte della vicinanza ai familiari delle vittime, dei feriti e delle persone che non possiedono più una casa: questi sono impegni inderogabili, per Genova ma anche per tutta Italia” ha concluso. [tag name=”crollo ponte morandi”]

Dolore per la tragedia ma anche parole di speranza dell’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco: “Rinnovare la fiducia reciproca. Potremo costruire ponti nuovi e camminare insieme” ha detto.

Ecco uno stralcio della sua omelia: “Il viadotto è crollato: esso – com’è noto – non era solo un pezzo importante di autostrada, ma una via necessaria per la vita quotidiana di molti, un’arteria essenziale per lo sviluppo della città. Genova però non si arrende: l’anima del suo popolo in questi giorni è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare. Come altre volte, noi genovesi sapremo trarre dal nostro cuore il meglio, sapremo spremere quanto di buono e generoso vive in noi e che spesso resta riservato, quasi nascosto. La rete organizzativa e la tempestività a tutti i livelli – istituzionale, di categoria e associazioni –, la professionalità di tutti, la disponibilità generosa di molti, la forza dei feriti, la preghiera e la solidarietà che subito si sono levate da ogni parte della Diocesi, rendono visibile l’anima collettiva della nostra città. Ci auguriamo che i numerosi sfollati non solo trovino temporanea  ospitalità, ma che possano ritrovare presto il necessario calore della casa”.

Ecco la diretta di IVG.it/Genova 24.it dei funerali di Stato:

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.