Stoccate e critiche

Rifiuti e Ata, Verdi savonesi all’attacco della Giunta comunale

La preoccupazione di Bruno: "Si annunciano nuove strategie societarie ma si attende ancora il piano di riparto dei debiti aziendali"

rifiuti ingombranti Savona

Savona. “In queste ore mentre la città affonda sempre di più nell’incuria, nel malgoverno e nella sporcizia la ‘seminuova’ Giunta di Savona avvia l’ennesima operazione di ‘restyling’ nella raccolta dei rifiuti avviando un processo di privatizzazione attraverso un apparente gioco di ‘scatole cinesi societarie’, che, ci permettiamo di osservare, lascia alquanto perplessi”. Inizia così l’ultimo attacco dei Versi Savonesi, attraverso il portavoce Danilo Bruno, in tema di rifiuti.

“In primo luogo si annunciano nuove strategie societarie ma si attende ancora il piano di riparto dei debiti aziendali per cui noi Verdi ci permettiamo di porre una domanda ma quale sarà l’eventuale privato, che investirà in ATA o meglio non si penserà forse di lasciare i debiti a carico del bilancio comunale (bad company) mentre la nuova società avvierà il definitivo processo di privatizzazione del servizio senza alcuna programmazione ma tutto teso a massimizzare i profitti del privato e a socializzare le perdite?” prosegue Bruno.

“In secondo luogo nessuno ci spiega come si penserà di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla normativa nazionale e comunitaria? L’assessore Montaldo ( a stare a notizie di stampa ) pensa che probabilmente fare raccolta stradale o il porta a porta sia la medesima cosa? Oppure si pensa che raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata di legge avvenga per ‘intervento della Madonna di Misericordia’? La Giunta savonese e ATA tra una discussione e una non decisione e l’altra avrebbero deciso di assumere dei ‘guardiani del cassonetto’ ovvero ausiliari della spazzatura, che spieghino alle persone come bisogna differenziare per poi passare in una seconda fase alle multe previste dalle norme comunali” aggiunge il portavoce dei Verdi.

“Noi Verdi, che proprio in questi giorni abbiamo avuto dalla Procura Regionale della Corte dei Conti l’assunzione del numero di posizione per l’esposto presentato sul mancato raggiungimento delle quote di raccolta differenziata previste dalla legge nel comune di Savona, ci permettiamo ancora una volta di rammentare: solo la raccolta differenziata spinta permette di raggiungere le quote di legge; bisogna ridurre la produzione di rifiuti alla fonte; bisogna puntare al riuso e al riciclo dei prodotti e alla creazione di un ciclo virtuoso di economia ecologica ,che punti alla creazione di nuovi posti di lavoro; bisogna promuovere una campagna di educazione ambientale per favorire corrette modalità di raccolta. Il Laboratorio di Educazione Ambientale è stato inopinatamente chiuso dall’inerzia del centrosinistra e dalla scarsa visione ambientale del centodestra” osserva Danilo Bruno.

“Queste sono le idee base, che funzionano in qualunque sistema moderno ma non a Savona dove si vogliono inventare nuove figure professionali: i guardiani del cassonetto con funzioni educative e di futuri di sanzionatori delle cittadine e dei cittadini savonesi. Noi continuiamo a ribadire che esiste solo una soluzione finale ovvero la Giunta attuale se ne deve andare con il consiglio di ATA affinchè la città sia chiamata nuovamente ad esprimersi perché esiste una concreta alternativa ecologista e civica, di cui i Verdi costituiscono un perno centrale” conclude Danilo Bruno.

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