Morte bianca

Morte sul lavoro alla Vetreria Etrusca, Andrea Porcu ucciso da una scarica elettrica

E' quanto emerso dall'autopsia: un segno nel braccio del ragazzo sembra non lasciare dubbi

andrea porcu

Altare. È una morte bianca e non un malore la causa del decesso di Andrea Porcu, il giovane carcarese scomparso la settimana scorsa mentre stava lavorando alla vetreria Etrusca di Altare per conto della Ferraro SRL, di cui era dipendente.

Il ragazzo, che a dicembre avrebbe compiuto 26 anni, era stato trovato esanime da un collega e nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi per lui non c’è stato nulla da fare. Due le ipotesi che gli inquirenti hanno avanzato, quella del malore e della folgorazione. È stata poi l’autopsia ad accertare la causa della morte, ossia una scarica elettrica, e martedì è stato concesso il nulla osta per i funerali, che si sono svolti l’altro ieri, con una sepoltura, però, non definitiva, cioè la salma è ancora a disposizione di eventuali verifiche.

Sulla base delle indagini della Polizia giudiziaria il Pm Chiara Venturi avrebbe già iscritto due addetti dello stabilimento sul registro degli indagati. Un segno nel braccio di Andrea sembra non lasciare dubbi sul fatto che la giovane vita sia stata spezzata da una folgorazione provocata da un motore acceso (che doveva essere spento) a cui il ragazzo stava lavorando per il cablaggio. Un infortunio mortale, quindi, su cui si sta facendo luce e che lascia più sgomento tra i famigliari e gli amici dell’elettricista.

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