Liguria. “Ci preoccupa la sospensione delle convenzioni del Bando Periferie, anche alla luce degli oneri sostenuti per la progettazione e per l’avvio di alcune delle opere previste”. È quanto ha affermato il presidente Anci Antonio Decaro, in riferimento al testo contenuto in uno degli emendamenti del decreto Milleproroghe, approvato lunedì in Senato.
L’emendamento in questione è il 13.2 (testo 2), che al punto 01-bis riporta: “L’efficacia delle convenzioni concluse sulla base di quanto disposto ai sensi del decreto del presidente del consiglio dei ministri 29 maggio 2017, nonché delle delibere del Cipe numero 2 del 3 marzo 2017 e numero 72 del 7 agosto 2017, adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 141, della legge n. 232 del 2016, è differita all’anno 2020. Conseguentemente, le amministrazioni competenti provvedono, ferma rimanendo la dotazione complessiva loro assegnata, a rimodulare i relativi impegni di spesa e i connessi pagamenti a valere sul Fondo sviluppo e coesione”.
Alla Liguria sono state assegnati circa 111 milioni di euro per la riqualificazione delle periferie: di questi, 17 milioni e 998.370,59 euro sono destinati al Comune di Savona; 39 milioni e 998.616 alla Città Metropolitana di Genova; 18 milioni al Comune di Genova; 18 milioni al Comune di Imperia; 16 milioni e 983.627,83 al Comune di La Spezia. Con questi fondi, si è potuto intervenire sulla riqualificazione di importanti siti periferici della regione, come ad esempio, Villa Zanelli a Savona per 18 milioni.
L’ufficio di presidenza Anci Liguria esprime “forte preoccupazione per l’importanza strategica che queste opere rivestono non solo per i quattro Comuni capoluogo e per tutti quelli coinvolti, ma anche perché a cantieri ormai avviati e a bilanci già impegnati, il danno che si provocherebbe assumerebbe proporzioni di gran lunga superiore ai 111 milioni di interventi totali previsti dal Bando Periferie. Grazie a questi cantieri, inoltre, si stavano finalmente generando opportunità di lavoro importanti in tutta la regione”.
L’ufficio di presidenza, in stretta collaborazione con i Comuni coinvolti e Anci nazionale sta sollecitando i parlamentari liguri affinché “si attivino per scongiurare quella che si configurerebbe come una grave sciagura per l’intero sistema Liguria”.