Bilancio

Festival teatrale di Borgio Verezzi, numeri record. Il sindaco Dacquino: “Un evento che merita più contributi”

Il primo cittadino "conferma" il direttore artistico, Delfino: "Il pubblico ha salvato questa importante manifestazione"

Borgio Verezzi. Un bilancio più che positivo quello della 52° edizione del Festival teatrale di Borgio Verezzi, un’altra edizione da record per l’evento culturale che attira ogni anno migliaia e migliaia di visitatori. Lo hanno ribadito con forza questa mattina il sindaco di Borgio Verezzi Renato Dacquino e il direttore artistico del Festival teatrale Stefano Delfino, che non hanno rinunciato, ognuno per le sue competenze, a qualche stoccata in merito sia ai contributi sempre più scarsi (in particolare dalla Regione), quanto sulla stessa direzione artistica del festival, con il primo cittadino che ha invece dato piena fiducia allo stesso Delfino, respingendo al mittente ogni tipo di polemica o cambio per la prossima edizione.

Un’edizione importante, la 52^, e pienamente all’altezza delle premesse, con tanti nomi eccellenti tra i protagonisti e spettacoli molto diversi fra di loro, alcuni caratterizzati dalla multimedialità, con presenza di musicisti dal vivo, ballerini e mimi, e da tematiche importanti: il rapporto ambiguo tra giornalismo e politica (Squalificati), i problemi della vecchiaia (Quartet, Un autunno di fuoco) e quelli dei single di mezza età (Casalinghi disperati), il cinismo dello show business (Non si uccidono così anche i cavalli?), la dura gavetta nel mondo del teatro (Le dive dello swing), l’eterna conflittualità tra maschio e femmina (La scuola delle mogli, Alle 5 da me, Il diario di Adamo ed Eva).

E, oltre agli eventi speciali nelle Grotte di Borgio Verezzi (tutto esaurito nelle quattro sere del Purgatorio in forma itinerante), buona risonanza hanno avuto anche i premi: il Veretium alla memoria e in ricordo di Luigi De Filippo, ritirato dalla vedova Laura Tibaldi; il Camera di Commercio Riviere di Liguria, consegnato dal presidente Luciano Pasquale a Lorella Cuccarini per il successo ottenuto nel 51° Festival Verezzi dalla commedia Non mi hai più detto ti amo di Gabriele Pignotta; e quello della Fondazione De Mari, assegnato al giovane attore Alessio Zirulia, interprete di un profugo pakistano in Vivo nella giungla sulle spine, in scena a Borgio Verezzi nell’estate del 2017. 

festival borgio

“Il pubblico è quello ha salvato in questi anni il festival” ha evidenziato Delfino, “anche quest’anno è stato molto elevato l’indice di gradimento degli spettacoli, con incassi significativi, oltre 242 mila euro, superando i numeri del 2017”.

“Abbiamo mantenuto quantità e qualità, tanti nomi eccellenti sul palco e spettacoli molto diversi tra loro capace di coinvolgere un pubblico differenziato. Tre spettacoli, dieci in prima nazionale, testimoniano ancora un volta lo spessore di un evento capace di esportare il nome di Borgio Verezzi in giro per l’Italia” ha aggiunto Delfino.

E il sindaco Dacquino ha sottolineato: “Un mix di generi diversi, una formula e una organizzazione ancora una volta vincente, premiata dal pubblico e dalla critica: non possiamo che essere soddisfatti considerando le difficoltà e certe strane polemiche che ruotano attorno al nostro Festival…La costante contrazione di contributi pubblici ci ha messo in difficoltà, nonostante sia evidente che l’evento meriti più attenzione e considerazione. Parleremo con la Regione, ci faremo sentire…Senz’altro dobbiamo ringraziare di cuore gli enti e gli sponsor privati che ci sostengono e pronti ad investire su una manifestazione capace di catturare ogni anno nuovo pubblico”.

festival borgio

E adesso, archiviata con legittima soddisfazione l’edizione di quest’anno, il Festival guarda al futuro, sia pure con qualche apprensione per le crescenti difficoltà economiche. Per proseguire sulla strada felicemente intrapresa servono nuove risorse, a causa della progressiva riduzione dei finanziamenti pubblici e delle sponsorizzazioni da parte di privati: questo l’appello che arriva dall’amministrazione comunale, che proprio per questo pensa anche ad una sorta di autofinanziamento attraverso il ricorso al crowdfunding.

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