Provincia. L’affidamento in house del servizio idrico integrato del savonese doveva già essere compiuto, nell’ambito dell’approvazione da parte dell’assemblea dei sindaci e del Consiglio provinciale del piano d’Ambito con il gestore unico di acqua e depurazione. Invece i tempi, pare, si stiano allungando troppo, tanto da far arrabbiare il presidente della Provincia di Savona Monica Giuliano, che ha inviato una lettera esplicita alle società Sca di Alassio, Servizi Ambientali di Borghetto e Consorzio Depurazione Acque, con la richiesta di accelerare la “fusione” e costituire il soggetto unico, come previsto.
Sicuramente, nonostante una procedura amministrativa avviata e indicata dagli stessi soci (i Comuni), mettere assieme le tre realtà è apparsa fin da subito cosa non semplice e negli ultimi due mesi non sono mancate resistenze da parte dei comuni del ponente savonese (Loano, Borghetto, Borgio, Magliolo, Tovo, Giustenice, Toirano e Balestrino hanno votato No al Piano d’Ambito), ma ora Palazzo Nervi chiede di accelerare e ha indicato la fine del mese di ottobre come scadenza inderogabile: in queste settimane e negli ultimi giorni si sono fatte frenetiche le riunioni e gli incontri per definire l’assetto del nuovo gestore unico, tuttavia si era stabilito il mese di luglio come termine ultimo dell’affidamento in house, una tempistica non rispettata e che impone uno slittamento.
“Ottobre rappresenta davvero l’ultima chiamata, altrimenti salterà tutto” ammonisce il presidente Giuliano. “Se non si arriverà al gestore unico per quella data si andrà a gara, concretizzando così il rischio della privatizzazione dell’acqua. Mi auguro che la mia lettera e il mio sollecito siano percepiti in senso propositivo, con l’obiettivo di trovare una intesa definitiva sanando anche la situazione di condanna comunitaria per la mancata depurazione: anche per questo ho chiesto alle tre società di fornire alla Provincia un cronoprogramma dettagliato sul processo di aggregazione per la costituzione della società consortile e l’affidamento del servizio”.
“Ci sono stati atti in Provincia e linee di indirizzo chiare, ora vanno rispettate e concretizzate nell’interesse dell’importante servizio e quindi dei cittadini. Inoltre, è giusto ricordare che se non parte il gestore unico, che avrà un affidamento trentennale, saranno anche bloccati tutti i finanziamenti previsti, 40 mln di euro su acquedotti, depurazione e interventi di infrastrutturazione”.
“Ora mi auguro davvero che ci sia una presa di responsabilità forte e comune da parte delle tre società e dei soci per traguardare finalmente un gestore unico per il ciclo delle acque nel savonese” conclude Giuliano.
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