Albenga. “Mi sarebbe piaciuto trascorrere un fine settimana tranquillo, con la mia famiglia, senza dover sempre intervenire sui danni di questa amministrazione comunale, ma ancora una volta le scelte della giunta Cangiano mi obbligano a fare gli straordinari. Questa volta la colpa è degli Emys Award, 21 mila euro buttati in una serata spot per l’assessore Passino”. L’attacco arriva dal consigliere comunale di minoranza di Albenga, Eraldo Ciangherotti.
Il forzista riassume: “Il Comune ha deciso, la scorsa primavera, di indire un concorso di idee per creare un marchio turistico con protagonista la tartaruga Emys, varietà tipica dell’Albenganese. Credo che un marchio turistico dovrebbe far riconoscere quel che si vuole pubblicizzare, e Albenga sarebbe sicuramente riconoscibile dallo skyline delle sue torri, non da una tartaruga che ben pochi conoscono, anche perchè non mi sembra che sino ad oggi il Comune si sia distinto per valorizzarla. Il fatto che a vincere sia stato un bravo grafico, Loris Bottello, di Campochiesa come l’assessore Passino, è solo una coincidenza. Quel che non mi è piaciuto è che un marchio, tra l’altro ancora non registrato, non sia stato spiegato a nessuno, tanto meno agli operatori turistici”.
“Manca, insomma, un progetto di marketing e promozione – denuncia Ciangherotti – La tartaruga, al momento, è servita solamente per premiare Antonio Ricci, indubbiamente una eccellenza ingauna, e organizzare una serata molto costosa, tra comici, fuochi d’artificio (tra l’altro lo spettacolo pirotecnico ha spaventato centinaia di cani di residenti e campeggiatori, una barbarie), passerelle per sindaco e assessore. Vogliamo scommettere che già dal prossimo anno l’Emys Award cadrà nel dimenticatoio? E il marchio, bello, niente da dire, dovrebbe andare su magliette e felpe fatte da chi? Distribuite come? Come sempre, insomma, si sono fatte le cose alla carlona, senza strategia, senza professionalità, senza nessun rispetto per i denari pubblici”.
“Non so se, il prossimo anno, quando saremo al governo di Albenga, manterremo il marchio o meno. Di certo, se si deciderà di tenerlo, lo si valorizzerà a dovere, chiedendo pareri e progetti a chi sa di turismo e comunicazione, non prendendo decisioni al bar” conclude il capogruppo di Forza Italia.