Dego. Da quando è stato eletto Papa Francesco il termine “periferia” è diventato significativo, da zona marginale e dimenticata essa è diventata zona strategica nella quale impiegare, senza risparmiarsi, le migliori energie per aiutare il prossimo. Ebbene, Santa Giulia di Dego rappresenta metaforicamente il concetto di periferia: il villaggio è situato sulle alture di Dego, presso il confine regionale tra Liguria e Piemonte e nella zona Sud Occidentale della diocesi di Acqui.
Dal 24 al 31 Agosto Santa Giulia si trasforma e, da luogo periferico, diventa un “cuore pulsante” della cristianità locale. L’evento sacro, infatti, è un ottavario di preghiera in onore della beata Teresa Bracco, Vergine e Martire santagiuliese uccisa il 28 Agosto 1944, da un soldato tedesco che, durante il saccheggio del paese avrebbe voluto stuprarla.
“Teresa Bracco ha vissuto la sua giovinezza durante i giorni tragici della Seconda Guerra mondiale. L’Europa era dilaniata dalla guerra e distrutta dalle follie di nazionalismo, fascismo e nazismo” spiega Monsignor Luigi Testore, Vescovo di Acqui che aggiunge “Teresa ha vissuto quell’epoca sapendo coltivare la sua fede e lasciandosi guidare da principi evangelici cercando uno stile di santità”.
All’Ottavario hanno partecipato numerosi sacerdoti, il Vescovo Emerito di Alba (Monsignor Sebastiano Dho), ed il nuovo Vescovo di Acqui Monsignor Luigi Testore. Sono state particolarmente toccanti le messe celebrate da due sacerdoti “decani” i quali hanno festeggiato i loro 70 anni di sacerdozio. Entrambi nacquero nel 1924 e quindi sarebbero coetanei della beata, si tratta di Monsignor Renzo Gatti (di Acqui Terme) e di Don Rinaldo Cartosio (di Masone). Nelle loro omelie hanno manifestato un’ottima lucidità nel testimoniare i fatti e le problematiche del secolo scorso.