Campagna di sensibilizzazione

“Tuffati a donare”, una giornata di festa a Ceriale per i donatori di sangue Avis

Appuntamento sabato 14 luglio al parco acquatico "Le Caravelle"

caravelle

Ceriale. “Se sei sano come un pesce, tuffati a donare!”. E’ lo slogan scelto per la manifestazione organizzata per sabato 14 luglio, al parco acquatico “Le Caravelle” di Ceriale da Avis Liguria e dedicata ai propri donatori e volontari.

“L’estate è un periodo particolare per la regione Liguria. E’ una stagione a due facce: c’è chi si prende una meritata pausa di riposo, chi invece continua a lavorare per garantire servizi e prestazioni ai residenti ed ai numerosi turisti che approfittano delle bellezze della nostra regione. Chi non va mai in vacanza (per fortuna) sono i donatori di sangue e l’Avis che, soprattutto in estate, devono continuare a garantire le scorte di sangue ed emocomponenti sia per le emergenze sia per la normale operatività a sostegno dei malati” spiega Alessandro Casale, presidente di Avis Liguria.

Lo slogan “Tuffati a donare” è un invito a tutti, un appello da raccogliere con generosità e spirito altruistico e lanciarsi a donare per gli altri. L’evento avrà un duplice scopo; quello di festa che coinvolge i donatori, i volontari e i loro amici e quello della promozione e informazione per tutti gli ospiti del parco. La giornata inizierà con un coinvolgente flash mob acquatico e subito dopo, alla presenza dell’assessore alla salute e vice presidente regionale Sonia Viale, insieme al presidente di AVIS regionale Liguria Alessandro Casale, verrà dato il via ufficiale alla manifestazione.

La manifestazione proseguirà con un torneo di beach volley, con giochi a premi e quiz e tanto altro per grandi e piccini.

“La Liguria da diversi anni ha conquistato una risicata autosufficienza per quanto riguarda la disponibilità di sangue, autosufficienza che però, data l’esiguità dei numeri, non deve far dormire sonni tranquilli ed anzi periodicamente, proprio quando l’estate si avvicina, il sistema trasfusionale viene messo a dura prova. Le cifre causano maggiore apprensione se si valutano anche gli aspetti demografici della nostra regione, la Liguria è infatti la regione con il più alto coefficiente di invecchiamento d’Italia, quindi con una maggior criticità nella ricerca di giovani donatori e potenzialmente maggiori richieste di prestazioni da parte del sistema sanitario” prosegue Casale.

“Quello del turn-over generazionale è un impegno costante ed oneroso, compito reso ancora più arduo dal fatto che la regione Liguria su una popolazione di oltre 1.500.000 abitanti, oltre un quarto sono fuori i limiti di età per poter donare. L’AVIS in Liguria contribuisce per oltre il 40% del sangue raccolto e da diversi anni lavora per accelerare il ricambio generazionale. Qualche timido risultato lo si intravede analizzando la “piramide delle età” dei nostri donatori: il 12,51% delle donatrici è tra i 18 ed i 25 anni, mentre per i maschi coetanei scendiamo al 6,89%. Ma la fascia di età dove si concentrano il maggior numero di donatori è quella tra i 45 e i 55 anni (30,43% dei donatori e 27,18% delle donatrici)” aggiunge il presidente di Avis Liguria.

“Questo evento è dedicato soprattutto a incontrare, sensibilizzare e informare nuovi donatori giovani e si cercherà di capire, anche mediante appositi questionari e brevi interviste, quali sono le leve giuste per stimolarli, quali i migliori canali da utilizzare per costruire cittadini solidali e consapevoli. I requisiti per poter diventare donatore di sangue sono semplici, bisogna avere un’età compresa tra i 18 ed i 60 anni, avere i parametri di pressione e battito cardiaco nella norma e superare un’attenta valutazione medica, bisogna insomma essere in buona salute… e quindi: Se sei sano come un pesce, tuffati a donare! L’evento ‘Tuffati a donare’ fa parte delle numerose e diverse iniziative che in Liguria vengono portate avanti dalle 65 sedi AVIS che presidiano il territorio ligure per coinvolgere i giovani ed avvicinarli alla donazione di sangue: un gesto semplice che deve essere affrontato con responsabilità” conclude Casale.

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