Protesta

Stazione Savona, i lavoratori delle pulizie senza stipendio: “Pronti allo sciopero ad oltranza”

Nel mirino i ritardi di Trenitalia per la vertenza della Boni spa, che ha in appalto le pulizie dell'area ferroviaria savonese

Savona. Monta la protesta dei lavoratori della ditta esterna che ha in appalto le pulizie della stazione ferroviaria di Savona. Sono 44 i dipendenti savonesi dell’azienda, la Boni spa, che ha come committente Trenitalia, maestranze che non ricevono più lo stipendio da tempo. “Non si può più andare avanti così e siamo pronti ad uno sciopero ad oltranza se non arriveranno risposte certe, lasciando la stazione sporca” afferma in maniera perentoria Simona Dell’Anna, della Rsa aziendale, Filt-Cgil. “Non è giusto lavorare senza stipendio e tra l’altro non è la prima volta che viviamo questa situazione” aggiunge.

Questa mattina due ore di assemblea dei lavoratori, alla presenza delle organizzazioni sindacali di categoria, pronte alla mobilitazione se non arriveranno gli stipendi spettanti ai lavoratori: “Ci hanno detto che oggi dovrebbe arrivare un primo 50% dei pagamenti, ma con solo il 50% non si pagano mutui, affitti e il resto…Attendiamo che Trenitalia sblocchi questa situazione che sta fortemente danneggiando i lavoratori” aggiunge l’esponente sindacale.

Ma non solo stipendi non ricevuti, sullo sfondo della vicenda anche i possibili licenziamenti, con una quindicina di persone a rischio tra il cantiere dell’area ferroviaria savonese e genovese: “Anche su questo fronte aspettiamo comunicazioni ufficiali per vedere come comportarci” sottolinea.

“Secondo noi la vera responsabilità è di Trenitalia che continua a fare certe gare al ribasso, e alla fine a rimetterci sono i lavoratori: ora attendiamo che questa complicata situazione si sblocchi e si risolva a breve, con garanzie future per tutte le maestranze” conclude Dell’Anna.

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