Il commento

“Stanza Rosa” per le donne vittime di violenza al comando carabinieri di Albenga, i complimenti di Ciangherotti

"Una iniziativa necessaria in un momento storico in cui i femminicidi sono in costante aumento, la speranza è che serva sempre meno"

pattuglione controlli carabinieri albenga
Foto d'archivio

Albenga. “Complimenti ai carabinieri di Albenga che non solo controllano, tra mille difficoltà di organico e risorse, un territorio difficile come il nostro, ma anche per la sensibilità che, ancora una volta, dimostrano di avere”. E’ il commento di Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale di Forza Italia ad Albenga e consigliere provinciale, in riferimento alla “Stanza Rosa” che verrà inaugurata mercoledì presso il Comando Compagnia di Albenga.

I carabinieri hanno ascoltato le istanze dello Sportello Artemisia Gentileschi e, grazie al contributo economico di Zonta Club Alassio-Albenga, Rotary di Albenga e Lions Club di Albenga, è stato possibile dare vita a questa “Stanza Rosa” che, si spera, favorirà l’emersione delle violenze sulla donne. I dati, infatti, dicono che solo il 12 per cento delle violenze vengono denunciate, lasciando nell’ombra la maggior parte dei drammi che le donne vivono.

“Leggo che la stanza, la prima in provincia di Savona, è stata studiata e arredata in modo da mettere a proprio agio le vittime di violenza, in modo che possano ‘raccontare’, prima ancora che denunciare, quel che è accaduto – prosegue Ciangherotti – Non c’è la barriera della scrivania, ma chi parla e chi ascolta sono seduti in un ambiente familiare e confortevole, mentre tutto viene comunque registrato per la successiva verbalizzazione, da un ipertecnologico impianto, efficace ma discreto al fine di mettere a proprio agio la vittima. Una iniziativa benemerita, che rende onore a chi l’ha voluta e ai carabinieri che hanno accolto l’istanza”.

“Credo che una iniziativa simile fosse necessaria, in un momento storico dove i femminicidi sono in costante aumento, dove le diverse culture, a volte con considerazione sbagliate sulle donne, si incontrano, ma anche si scontrano. La speranza è che la Stanza Rosa serva sempre di meno, che il rispetto verso le donne avanzi a passi da gigante verso la completa uguaglianza. Mi piacerebbe, se i carabinieri lo riterranno possibile, coinvolgere le scuole: i Dirigenti scolastici e i docenti potrebbero portare gli studenti delle elementari e delle medie a visitare la Stanza Rosa per promuovere la cultura del rispetto tra generi” conclude Ciangherotti.

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