Critico

Savona, Forzano contro la giunta: “Sui grandi flussi di traffico non hanno idee chiare, restringimenti sbagliati”

Sotto accusa finiscono la decisione di restringere via Nizza, via Stalingrado e l'Aurelia: "Savona si 'barrica' in casa"

Savona. “Una amministrazione comunale dovrebbe affrontare il ‘futuro’ con due mezzi programmatici: il PUC Piano Urbanistico Comunale ed il PUMT Piano Urbano Mobilità e Traffico. Un piano della mobilità deve affrontare tutte le tematiche afferenti con una visione integrale e sistemica. In particolare devono essere inquadrati correttamente i flussi di vario livello: autostradale, strade di grande comunicazione, urbane ai vari livelli di dettaglio, e tutte le possibili sinergie per migliorare la funzionalità dell’insieme”. Lo sostiene l’ingegner Paolo Forzano del Comitato Casello Albamare, che fa una serie di osservazioni al Comune di Savona.

“L’amministrazione comunale che fa sull’indirizzo dei grandi flussi di traffico, sul traffico del porto, e sulle principali vie di accesso alla città? – si chiede Forzano – Va avanti proponendo un progetto dopo l’altro senza chiare idee? O le chiare idee sono: l’Aurelia bis risolverà tutto? Ne vogliamo parlare?”. L’ingegnere punta il dito contro alcune decisioni: “Sulla promenade di ponente stringeremo via Nizza per far posto a pista ciclopedonale e giardini, in via Stalingrado (in parte già ristretta) sta per partire il secondo lotto con restrizione fino a Legino, e il progetto IRE 2015 – passeggiata ciclopedonale Savona – Albissola Marina, passato molto in sordina, prevede una passeggiata ciclopedonale sulla via Aurelia con restringimento della carreggiata a due corsie da 3,5 metri per senso di marcia, e con abolizione della corsia emergenze”. Le conseguenze, sostiene il presidente del Comitato Albamare, sono ch:iare: “Strada con difficili sorpassi per i mezzi di soccorso, sorpassi impossibili per la moto che dovranno stare in coda, e larghezza della strada di 7 metri come in centro ad Albissola Marina”.

Altra criticità, piazza Leon Pancaldo, con l’Aurelia da Albissola che passerebbe da 3,5 a soli 3 metri a corsia per confluire in una piccola rotatoria in largo De Meo. “Un accesso all’ospedale con una rotatoria piccola, con raggi di curvatura di 8 metri, significa una rotonda totalmente inadeguata al traffico pesante e molto difficile da percorrere per i bus” insiste ancora Forzano.

“Il sindaco e gli assessori di Savona hanno considerato che sull’Aurelia tra Albissola e Savona potrà scorrere soltanto traffico costituito da mezzi leggeri? – chiede l’ingegnere – Hanno considerato che i mezzi pesanti dovranno andare tutti nella parte alta di corso Ricci tramite la costruenda Aurelia bis, che ci saranno gravi difficoltà di transito ai mezzi di soccorso a levante ed a ponente, che i bus avranno grosse difficoltà di manovra nella rotatoria di largo De Meo verso l’ospedale?”. E ancora, Forzano fa notare che “le moto e gli scooters, impossibilitati al sorpasso, dovranno restare incolonnati con gli altri veicoli. E come usciranno i mezzi pesanti dal porto per andare in corso Ricci? Attraverso corso Colombo e corso Viglienzoni? Vecchio progetto del tipo ‘ma non lo vogliamo mica fare!’. Vogliamo riversare 1087 mezzi pesanti del porto in corso Ricci?”.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.