Borghetto Santo Spirito. Ha chiesto di essere interrogato dal pm Massimiliano Bolla l’uomo, di nazionalità marocchina, che è stato indagato a piede libero per lesioni stradali gravissime per il tragico incidente avvenuto sabato pomeriggio in via Da Vinci a Borghetto nel quale il diciottenne Marco Centino è rimasto gravemente ferito.
L’uomo, che era al volante della Golf, secondo gli inquirenti ha causato la caduta del giovane motociclista non rispettando lo stop di via Milano. Lui però, sentito dalla polizia municipale, ha raccontato una dinamica diversa e per questo motivo, probabilmente, ha chiesto un confronto con il pubblico ministero.
L’autista della vettura, infatti, continua a ripetere che a tagliare la strada al ragazzo provocandone di fatto la caduta sarebbe stata una seconda automobile (di colore grigio), che poi si è allontanata dal luogo dell’incidente. Una versione che sarebbe stata confermata soltanto da una testimone, una signora anziana (mentre quella della polizia municipale è supportata da almeno altri sei testimoni).
Il marocchino che era al volante della Golf, inoltre, avrebbe detto che lui viaggiava in via Da Vinci, in direzione opposta a Centino, e si sarebbe visto cadere il ragazzo davanti. Dopo lo schianto avrebbe spostato la sua auto facendo retromarcia e portandola nella posizione in cui poi è stata trovata.
Una ricostruzione che, per il momento, non sembra essere supportata dalle testimonianze, ma nemmeno dai risultati dei rilievi effettuati dalla polizia municipale.
Nel frattempo le condizioni di Marco Centino restano sempre gravissime, ma stazionarie. Il diciottenne è sempre ricoverato in coma farmacologico ed in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.