Pietra Ligure. Dopo l’articolo pubblicato da IVG.it all’inizio della scorsa estate, ecco tornare il problema del rumore e del ronzio provocato dall’impianto di ventilazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure che investe la collina sovrastante il nosocomio pietrese e che continua, dopo anni, a creare forti disagi ai residenti, in particolare in via Villaggio Spotorno, sul Trabocchetto, una traversa di via della Cornice.
I nuovi ventilatori sono stati installati nel 2015 per le nuove camere operatorie: “Speravamo che dopo la protesta dello scorsa anno la situazione si potesse risolvere da un punto di vista tecnico, ma così non è stato: abbiamo nuovamente interpellato il Comune e la Asl 2 savonese, ma senza risultato: noi non ne possiamo più, il rumore dei condizionatori è davvero assordante e non ci permette di dormire la notte. Tra l’altro il problema riguarda anche residence e strutture ricettive della zona che ospitano turisti che vengono a soggiornare a Pietra Ligure” racconta Giuseppe Capozza, uno dei residenti di via Villaggio Spotorno a Pietra Ligure, che ha promosso una raccolta firme (arrivate a 50) e che già aveva minacciato esposti alle autorità preposte.
“I nuovi e grossi impianti di ventilazione provocano un rumore e un ronzio insopportabile e nonostante le nuove segnalazioni fatte alla Asl 2 e al Comune di Pietra Ligure nulla è cambiato e ci troviamo di fronte ancora un volta allo stesso problema” aggiunge. “Se ne lavano tutti le mani, alla faccia delle lettere e delle mail con la sollecitazione di un intervento risolutivo”.
In questa querelle l’unica ipotesi possibile per alleviare i disagi dei residenti della collina pietrese sarebbe quello di installare delle barriere anti-rumore, per attenuare il trambusto prodotto dai ventilatori: “Allora facciano questo benedetto intervento con una gara di appalto, se il problema si può risolvere in questo modo. D’altronde, al di là dei decibel e delle rilevazioni acustiche, il rumore è presente, tangibile e dimostrabile, è arrivato il momento di fare qualcosa”.
“Non passeremo un’altra estate con questo disagio insopportabile, continueremo la nostra battaglia e siamo pronti ad arrivare alle vie legali se non ci sarà a breve una soluzione vera, tecnica e funzionale rispetto al problema” conclude.