Alassio. “Hanno continuato a gestire l’arredo urbano della Città di Alassio nonostante la concessione fosse scaduta dal 2014”.
È questo quanto riferito dall’amministrazione Melgrati al termine di una riunione fiume sul tema dell’arredo urbano, che è stato affrontato sotto gli aspetti delle spettanze comunali in ordine al pregresso, ma anche della gestione fino alla emissione del nuovo bando.
Con i rappresentanti della Cibra Pubblicità Srl, erano presenti l’assessore agli affari legali del Comune di Alassio, Franca Giannotta; la consigliera incaricata all’arredo urbano, Sandra Aicardi, il presidente del consiglio Massimo Parodi, l’ufficio legale comunale nella persona di Simone Contri e la segretaria generale Monica Di Marco.
“Stiamo cercando di gestire un’eredità scomoda, un’altra inadempienza della scorsa amministrazione – ha commentato l’assessore Giannotta – avendo scoperto che il contratto per la gestione dell’arredo urbano è scaduto ben quattro anni or sono e che il Comune fino alla fine del 2017 non ha ritenuto di occuparsi della vicenda ed esigere il credito significativo maturato”.
“Da qui l’incontro urgente con la società a seguito del quale stiamo predisponendo un conteggio rispetto al credito vantato Comune per gli anni (ben quattro) nel corso dei quali la società, a contratto scaduto, non solo ha operato senza corrispondere il canone pattuito, ma ha utilizzato il suolo pubblico e taluni impianti di proprietà comunale, traendone profitto. L’idea è di giungere a un compromesso che eviti un contenzioso e che consenta il proseguo del servizio fino all’emissione del nuovo bando, al quale si sta già lavorando”, ha concluso l’amministratore alassino.
Contestualmente la società si è impegnata a ripristinare gli impianti dismessi, tra i quali l’orologio in prossimità della discesa che conduce al Porto di Alassio.