Dubbi e perplessità

Varazze, i consiglieri del M5S tornano sull’interrogazione sul Borgo del Portigliolo

"La nostra interrogazione era finalizzata ad avere informazioni in merito ad alcune presunte irregolarità relative all'istruttoria della pratica"

comune municipio varazze

Varazze. Sono trascorsi quasi quaranta giorni dalla data in cui fu protocollata l’interrogazione a risposta scritta che i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Varazze hanno rivolto al sindaco in merito alla mancata verifica di assoggettabilità a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del progetto relativo al restauro paesistico ambientale del Borgo del Portigliolo.

“Il sindaco ci ha prontamente informati di non poter rispondere alla nostra interrogazione entro i tempi previsti dal regolamento comunale, ma da allora non abbiamo più avuto ulteriori notizie” affermano i due portavoce pentastellati Armida Fazio e Antonio Gustavino.

“La nostra interrogazione era finalizzata ad avere informazioni in merito ad alcune presunte irregolarità relative all’istruttoria della pratica. In particolare abbiamo chiesto al sindaco se ritenga che la mancata applicazione della procedura di verifica di assoggettabilità a VAS del progetto sia o meno in contrasto con la normativa vigente in materia e quali azioni amministrative intenda esercitare al fine di permettere un efficiente e legittimo esercizio dei poteri subdelegati ai comuni in materia di VAS. A seguito della nostra interrogazione, Bozzano ha ritirato il punto all’ordine del giorno che avrebbe dovuto trattare, nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 26 aprile, proprio il progetto del Portigliolo. Ma la mancanza di risposte ufficiali sta iniziando a destare preoccupazioni” continuano i due consiglieri.

“Il progetto, legittimato di fatto dal vigente piano regolatore, è stato da sempre sotto la nostra lente di ingrandimento: non solo per la posizione poco felice dal punto di vista del rischio idrogeologico, ma anche per alcune mosse, a nostro avviso poco azzeccate, della giunta comunale: dapprima la scelta di dichiarare la pubblica utilità dei lavori di messa in sicurezza del rio Portigliolo, che saranno eseguiti come opere a scomputo di parte degli oneri di urbanizzazione quando invece riteniamo siano di interesse pressoché esclusivo del costruttore; quindi l’intento di chiedere a Regione Liguria la riperimetrazione della zona rossa, prima che le stesse opere di messa in sicurezza siano state eseguite. Nel primo caso, il comune avrebbe dovuto chiedere qualcosa in più al costruttore come contropartita per la città; nel secondo caso dovrebbe attendere che il rio sia messo in sicurezza prima di sbloccare i lavori edilizi. A nostro avviso” – concludono i due consiglieri – “sindaco e giunta dovrebbero tutelare maggiormente gli interessi dei cittadini e mostrarsi più attenti nei confronti di un progetto che è sì legittimo dal punto di vista urbanistico, ma sicuramente anche molto delicato sotto ogni altro aspetto”.

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